In sostanza, in accordo con tutti i consiglieri, ha dichiarato che non parteciperà al prossimo consiglio comunale di domani, giovedì 24 maggio, per protestare.
Di seguito il motivo: “Prima la maggioranza impone in conferenza capi gruppo la data di una convocazione del consiglio comunale e poi, una volta sciolta la riunione, indice l’assise aggiungendo un punto all’ordine del giorno precedentemente concordato”.
E ancora: “Confidiamo che il Sindaco ed il Presidente del Consiglio siano consapevoli del grave stato dei rapporti democratici e decidano di ritirare i punti all’ordine del giorno e di annullare il Consiglio specie in considerazione dell’assenza di qualsivoglia chiarimento rispetto al punto n. 4 dell’ordine del giorno (Convalida deliberazione di Consiglio Comunale nr. 26 dell’11/04/2018 “Adesione alla convenzione per la costituzione dell’ufficio associato interpatrocinale per la prevenzione e la risoluzione delle patologie del rapporto di lavoro del personale dipendente tra l’unione dei comuni della Bassa Romagna, quale ente capofila, l’Anci Emilia-Romagna ed altri”.) che, oltre a non essere stato condiviso delle opposizioni, torna nuovamente in Consiglio per sanare non sappiamo bene cosa. A maggior ragione poiché il punto è stato colpevolmente omesso dalla proposta di Consiglio Comunale rappresentata nell’ultima conferenza dei capigruppo.
Riteniamo tutto ciò di enorme gravità. Rappresenta un segno di grave crisi democratica e, per questo, tutti i consiglieri comunali di opposizione in segno di forte protesta non parteciperanno ai lavori del prossimo Consiglio Comunale, anche con l’intento di intercettare i sentimenti comuni di tutti i cittadini che non si sentono rappresentati da questa Amministrazione e da questo stato di cose”.
