Mercoledì 18 luglio Tribunale di Roma ha condannato a 8 mesi di reclusione per omicidio colposo l’agente Michele Paone che ha sparato i due colpi fatali.
Il 30 luglio 2011 “Dino” si era recato a casa di una donna con cui aveva avuto una relazione, danneggiando il portone dell’edificio, il gabbiotto del portiere e la porta dell’abitazione della donna, che ha chiamato i poliziotti.
In primo grado, il 15 luglio 2014 l’agente Michele Paone fu assolto dall’accusa di omicidio colposo riconoscendo legittimo l’uso delle armi.
Durante il processo di Appello però il procuratore generale Pietro Catalani aveva chiesto la condanna per l’agente Paone che ha sparato i due colpi di arma da fuoco a un anno e mezzo, mentre la difesa aveva chiesto la condanna per colpa cosciente a una pena dunque più pesante oppure la restituzione degli atti per omicidio volontario. A difendere gli interessi della famiglia Budroni, Fabio Anselmo, un avvocato che ha legato il suo nome a casi dove la vittima era morta per mano delle Forze dell’Ordine come i casi Cucchi, Uva e Aldrovandi.