La signora Forte abita in via Irlanda e la sua famiglia riesce a cavarsela grazie alla cisterna che viene riempita utilizzando delle pompe elettriche, ben tre, ma questa soluzione richiede una spesa economica ulteriore che grava sulle loro tasche. I suoi vicini non se la passano meglio perché non hanno il pozzo ed è proprio la signora che cerca di aiutarli passando loro l’acqua da riversare in taniche. Una soluzione temporanea in attesa di un’azione più efficace che la signora spera possa avvenire in fretta: “Solo da casa nostra sono partite almeno tre segnalazioni verso Acea… Se continua così faremo partire un’azione legale perché non si può stare senza acqua”. Le difficoltà si fanno ancora maggiori in presenza di bambini o di disabili come nel caso della signora. “L’acqua è un bene comune, non è giusto stare così, restare senza”.
Spesso i residenti si trovano ad avere a che fare con problematiche legate alla scarsezza o alla totale assenza d’acqua. “Nei mesi estivi – prosegue Forte – in alcune fasce orarie l’acqua non c’è perché non ce la fa a salire. Il problema è che ci sono tante utenze e lavori non adeguati”. Intanto si aspetta una soluzione immediata, oggi è il terzo giorno di attesa.
