Castelchiodato – SS Salvatore con la mascherina e senza processione

Le indicazioni del Comitato festeggiamenti in vista della celebrazione di lunedì 1 giugno

Le celebrazioni per SS Salvatore a Castelchiodato di lunedì primo giugno verranno regolate in conseguenza all’emergenza Coronavirus. Il comitato festeggiamenti 2020 ha diramato una nota in cui spiega i cambiamenti a cui attenersi.

Tutti i partecipanti dovranno indossare una mascherina; verrà svolta un’unica funzione religiosa alle 8 presso il santuario; non verrà organizzata la processione per raggiungere il santuario come da tradizione, ma ciascuno dovrà provvedere a organizzarsi in modo autonomo evitando assembramenti. All’arrivo in automobile si deve rimanere nel veicolo fino al ricevimento delle indicazioni da parte del personale del comitato organizzatore. La santa messa potrà essere seguita con posti sedia assegnati disposti in modo da rispettare la distanza di sicurezza, mantenendo la posizione assegnata per tutta la durata della celebrazione e fino a ulteriori indicazioni da parte del personale e del comitato. La giornta non prevede nessun punto ristoro.

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Il comunicato del Comitato

L’ORIGINE DELLA FESTA

La festa di San Salvatore affonda le sue radici nel passato. La leggenda narra di alcuni braccianti di Monterotondo, che si trovarono ad arare dei campi a Castelchiodato; di un vomere incastratosi all’improvviso e di buoi che per lo sforzo si piegarono sulle zampe fino quasi a inginocchiarsi a terra, proprio nel punto in cui dal solco squarciato spuntava la tavola del Santissimo Salvatore.

Ed è proprio questa pala lignea, raffigurante il Gesù in trono affiancato dalla Maddalena nell’atto di lavare i piedi del Santissimo e di profumargli il capo, che rappresenta il fulcro e la ragion d’essere della festa. Secondo la leggenda i buoi si rifiutarono, dopo il ritrovamento della tavola, di riprendere il cammino verso Monterotondo, decidendo al contrario di dirigersi verso Castelchiodato. Fu così che da allora la preziosa pala trovò la sua dimora in paese. Non è stato un caso, secondo gli abitanti, ma una vera e propria scelta: un segno, un simbolo, un miracolo.

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