A Roma il 10 giugno del 1924, su Lungotevere Arnaldo da Brescia alle 16.30, quattro sicari della polizia politica segreta del governo fascista rapiscono Giacomo Matteotti. Gli aggressori escono dal veicolo e si gettano sul deputato, afferrandolo per la giacca e mettendolo con forza su una Lancia Kappa. Durante il tragitto, Matteotti si ribella in auto e per questo riceve anche una pugnalata. L’agonia durerà per due ore e la sera stessa il cadavere viene seppellito nel bosco della “Quartarella” dove verrà trovato il il 16 agosto successivo.
La notizia della scomparsa suscitò subito commozione e sdegno tra i lavoratori e tra gli uomini di partito. Celebre la sua frase “Io, il mio discorso l’ho fatto. Ora, a voi preparare il discorso funebre per me.“
La storia di Giacomo Matteotti, verrà ricordata come l’omicidio di un Uomo ma anche della Democrazia.