GUIDONIA - Fairyland, i grillini non pagano: il Festival finisce in Tribunale

L’associazione “Orma” organizzatrice dell’evento di musica celtica fa causa al Comune per avere i 15 mila euro stanziati per l’edizione 2014

La Regione Lazio aveva messo sul piatto della bilancia un fiume di denaro per animare le piazze di Guidonia Montecelio e una parte era destinata all’evento più partecipato di sempre. Ma dei soldi stanziati gli organizzatori hanno visto appena il 50%, perché l’attuale amministrazione non è intenzionata ad erogare il resto. Per questo il Comune è stato citato in Tribunale dall’associazione Culturale “Orma” di Fonte Nuova, organizzatrice di “Fairyland”, il Festival di musica celtica che per oltre dieci anni ha animato la Pineta di viale Roma con oltre 40 mila presenze ad edizione.

Il 16 marzo scorso i legali dell’associazione, gli avvocati Mauro Lombardo e Gian Piero Evangelista, hanno infatti ottenuto dal Tribunale di Tivoli un Decreto Ingiuntivo da 15 mila euro notificato il 18 maggio scorso a Palazzo Matteotti. Per tutta risposta l’amministrazione 5 Stelle del sindaco Michel Barbet ha deciso di impugnare il provvedimento contestando la richiesta del contributo per l’edizione 2014 di Fairyland.

L’Associazione Culturale Orma il 5 agosto di sei anni fa aveva presentato un progetto alla Regione Lazio che aveva stanziato qualcosa come 287.855 euro da destinare in modo vincolato ad attività culturali e manifestazioni nel Comune di Guidonia Montecelio. Il 14 maggio 2015 la giunta Rubeis deliberò di destinare 30 mila euro dei 287.855 euro all’edizione 2014 del Festival celtico tenutosi il 16, 17, 18, 19 e 20 luglio di sei anni fa nella Pineta di Guidonia. Il 26 giugno 2015 il settore Cultura stanziò i 30 mila euro e, dopo l’approvazione del Bilancio 2015, l’amministrazione il 6 ottobre 2015 decise di anticipare i 30 mila euro stanziati dalla Regione in attesa dell’effettiva erogazione e contestualmente stabilì di liquidare 15 mila euro erogati materialmente soltanto il 12 febbraio 2016. Se non fosse che nella causale si fece riferimento all’anno 2015 anziché al 2014.

Da allora l’associazione ha reiterato le richieste ai dirigenti e agli assessori preposti, fino al 12 ottobre 2018 quando presentò formale messa in mora del Comune debitore con contestuale minaccia di azione legale in caso di perdurante mancato pagamento. Un atto al quale seguirono incontri col dirigente alla Cultura Carola Pasquali culminati – secondo l’associazione “Orma” – con una promessa di pagamento poi rimasta disattesa. Fatto sta che il dirigente Pasquali chiese una ricostruzione analitica della vicenda che gli avvocati Lombardo ed Evangelista inviarono il 22 luglio 2019.

Il risultato? Ancora silenzio, inerzia e ritardo non giustificato, per cui gli avvocati inviarono una ulteriore diffida fino al decreto ingiuntivo.

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