A colorarle è un batterio molto diffuso in natura che non sarebbe nocivo alla salute. Così sono tornate le mozzarelle blu sugli scaffali dei supermercati di Guidonia Montecelio. Lo segnalano a Tiburno due lettori dopo l’acquisto di due confezioni da quattro mozzarelle formato convenienza marca Vallelata.
Il primo episodio è stato registrato domenica 13 settembre, quando il 31enne di Albuccione Valerio Tammaro a pranzo ha aperto la confezione e ha trovato una mozzarella colorata e le altre tre dall’aspetto tradizionale.
“La mia compagna – spiega il termoidraulico – l’aveva comprata la mattina stessa presso un supermercato di Guidonia Centro e non risultavano scadute. All’inizio ho pensato ingenuamente che il colore fosse dovuto alla carta, ma col passare dei minuti più prendeva aria e più diventava blu. A vederla sembrava anche buona, tant’è che non emetteva cattivo odore: le altre tre le abbiamo comunque mangiate”.
La seconda segnalazione arriva da Villanova da parte di Francesco Cicchinelli, artista 52enne, dopo l’acquisto di una confezione identica con scadenza 19 settembre all’interno della quale due fior di latte su quattro erano blu.
“Mia moglie – racconta Cicchinelli – martedì 15 settembre aveva comprato la confezione in un supermercato di Villanova e l’indomani, mercoledì 16, l’ha aperta per abbinarle alle zucchine cucinate a pranzo. Più prendevano aria e più il colore diventava intenso”.
ALTRI CASI IN ITALIA SEGNALATI DA “IL FATTO ALIMENTARE”
Il caso delle mozzarelle blu Vallelata non sarebbe isolato a Guidonia Montecelio. Secondo un articolo pubblicato venerdì 18 settembre dal sito specializzato “Il Fatto Alimentare” tre casi sono stati comunicati anche a Lanciano, in provincia di Chieti, e sul caso indagherebbero i Nas di Pescara.
“Il problema non è nuovo – si legge su “Il Fatto Alimentare” – perché il batterio che determina la colorazione anomala delle mozzarelle è difficile da rilevare in fase di produzione, e si ripresenta con una certa periodicità quando viene aperta la confezione e la mozzarella entra a contatto con l’aria”.
“La causa – prosegue l’articolo – è un contaminante biologico (Pseudomonas fluorescens) che non è patogeno per l’uomo, anche se le sfumature blu non rendono la mozzarella adatta al consumo, in quanto le caratteristiche discostano da quelle tipiche dell’alimento e sono indice di un decadimento qualitativo. In questo caso il prodotto va ritirato dagli scaffali a causa dell’insufficiente attenzione delle condizioni igieniche-microbiologiche”.
Stando sempre a “Il Fatto Alimentare”, le contaminazioni sono occasionali, l’origine è ancora incerta, non ci sono pericoli per l’organismo e si potranno ripresentare dei casi simili. Insomma, nessun allarmismo inutile.
LA RISPOSTA DI “LACTALIS”, L’AZIENDA PRODUTTRICE
Al sito specializzato è pervenuta anche la risposta di Lactalis, l’azienda produttrice:
“Vi ringrazio per averci dato prima di tutto la possibilità di scusarci con i nostri consumatori per questa situazione di disagio e assicurare loro che quanto accaduto, seppur chiaramente spiacevole, non comporta alcun rischio per la salute.
La colorazione segnalata è legata sicuramente allo sviluppo anomalo di Pseudomonas fluorescens un microrganismo ubiquitario non patogeno per l’uomo largamente diffuso nel suolo e che può essere addirittura presente nell’acqua potabile. Questo batterio è un potenziale fattore di alterazione di numerosi alimenti e, come evidenziato dalle foto, ove lasciato a contatto con l’aria produce questa colorazione. Il contatto con l’aria ne è infatti il fattore scatenante e la corretta conservazione dei prodotti che non vengono consumati all’apertura (si tratta infatti di una vaschetta unica con 4 mozzarelle) è un elemento molto importante per preservarne le caratteristiche, tanto da essere ben evidenziato sul fronte stesso della vaschetta.
Nello specifico di quanto accaduto a seguito di recenti autocontrolli e anche di segnalazioni da parte dei nostri consumatori di colorazioni anomale sul prodotto nei giorni successivi all’apertura, la nostra Direzione Qualità e gli staff del nostro stabilimento di produzione si sono prontamente attivati per rinforzare tutte le azioni tecniche e di controllo, preventive e correttive, che possano evitare l’insorgere di tali alterazioni.
L’attenzione per i nostri consumatori è da sempre la nostra priorità e per questo le confermo che, in maniera del tutto cautelativa, abbiamo comunque preferito identificare tutti i punti vendita a cui erano stati consegnati i lotti oggetto di reclamo e chiesto loro di non renderli più disponibili alla vendita, in modo da evitare eventuali ulteriori disagi ai nostri consumatori”.