a cura di Fernando Giacomo Isabella
Alleanze, trattative e accordi fra popoli hanno attraversato ogni epoca. Le guerre si sono combattute anche in questo modo fra giochi di potere ed intrighi di palazzo. Nella contrapposizione infinita fra Tivoli e Roma, ha trovato spazio Federico Barbarossa. L’accordo avviene nel Basso Medioevo quando la tensione fra tiburtini e romani sale, con i primi che decidono di appoggiare l’Imperatore del Sacro Romano Impero desideroso di mettere le mani su Roma. In cambio Federico Barbarossa fortifica le mura della città di Tivoli, consentendo anche di inserire l’aquila nello stemma cittadino. L’effigie è stata posizionata tra le due torri e ancora oggi svetta sul simbolo rappresentativo della città tiburtina colorato di rosso e blu, tonalità che richiamavano quelle indossate dalle milizie comunali nel lontano Medioevo. Ovviamente, il grande condottiero accetta di proteggere l’antica Tibur non certo per benevolenza, ma per sfruttare la sua posizione strategica. Fondamentalmente, si basa su ciò la “strana alleanza” fra Tivoli e l’Imperatore del Sacro Romano Impero.