Per garantire la massima trasparenza sul complesso iter di riqualificazione e di bonifica dell’area degli ex polverifici Stacchini, il Comune di Tivoli rende noto il testo integrale della lettera ricevuta dalla società “Polverifici Giovanni Stacchini srl” nel primo pomeriggio di oggi. Nella giornata di ieri (martedì 22 settembre) la società ha eseguito un sopralluogo mirato nell’area oggetto di discariche abusive, insieme ai tecnici e operatori di un’azienda specializzata nella rimozione e nello smaltimenti dei rifiuti.
“Il Comune di Tivoli – che a partire dal 2014 ha emanato più ordinanze sindacali di rimozione dei rifiuti inviandole anche alla Procura della Repubblica – si adopererà affinché le operazioni di rimozione dei rifiuti all’interno dell’area degli ex polverifici Stacchini abbiano inizio senza subire ulteriori lungaggini, e tenendo sempre presente in maniera prioritaria la tutela della salute dei cittadini e delle cittadine di Tivoli”, è il commento del sindaco Giuseppe Proietti, “e affinché venga lì realizzato un insediamento di natura produttiva, destinato ad accogliere un complesso logistico in grado di produrre un indotto occupazionale di centinaia di nuovi posti di lavoro, così come proposto dalla società ‘Polverifici Giovanni Stacchini srl’ e dal suo gruppo d’investitori. Un’area di circa 65 ettari utilizzati in passato come fabbrica di esplosivi e di ordigni bellici, trasformata nel tempo in un’enorme discarica abusiva di rifiuti di varia natura, tra cui pneumatici, elettrodomestici, autoveicoli e in un enorme insediamento abusivo di famiglie di etnia rom – 548 persone censite – che sopravvivevano in condizioni disumane, e che l’amministrazione allontanò dall’area nel 2014: si trattava di uno dei più grandi insediamenti rom di tutta la provincia di Roma”.
Programma di riqualificazione area ex polverificio G. Stacchini, loc. Martellona, Tivoli. Sopralluogo del 22 settembre 2020.
Il sopralluogo è stato finalizzato:
• alla verifica e fattibilità dei mezzi d’opera da utilizzare (autocarri provvisti di braccio meccanico e ruspe gommate con benna liscia, come prescritto nel verbale di sopralluogo della Regione Lazio),
• all’individuazione della corretta procedura di cernita, catalogazione e suddivisione dei rifiuti (in larga parte e, per talune aree, non più rispondenti alla precedente catalogazione del 2018 per effetto dell’intervento dei Vigili del Fuoco),
• alla verifica dei livelli di commistione tra vegetazione presente, residui da demolizione e rifiuti,
• alla verifica, rispetto alle aree SIC perimetrate, della presenza e della tipologia di rifiuti.
Il tutto al fine di dar seguito, con la massima premura possibile , non appena si saranno realizzate le condizioni preliminari prescritte da Codeste Amministrazioni, alle attività di campo, senza ulteriori perdite di tempo, dando assoluta priorità alla rimozione dei rifiuti pericolosi quali, pneumatici e frigoriferi”.