“Eravamo messi come degli animali e nonostante ci fosse stata la Protezione Civile, non passavano nemmeno una bottiglietta d’acqua”: questa è solo una parte della storia che ha raccontato la signora Maddalena, che ha eseguito il tampone al drive-in presso l’aeroporto militare “Alfredo Barbieri” di Guidonia. “Se un giorno dovessi avere un minimo di sospetto vado a fare il tampone rapido, perché sinceramente aspettare otto giorni per una risposta non credo che sia possibile.”
Abbiamo dovuto chiamare perfino la Guardia di Finanza e abbiamo chiamato e c’è stato un Carabiniere molto gentile che ci ha aiutato a trovare una soluzione, ovvero facendo ricorso ad un indirizzo mail che non avevamo proprio pensato a Colleferro; questi tamponi li processano alla Asl di Colleferro. […] Abbiamo avanzato di ricorrere alle vie legali e, dopo poco, ci è arrivata la risposta.
Il messaggio della signora Maddalena è che tutti coloro che cercano di arrivare ad una risposta che si aspettano dagli ospedali di Roma possono fare esattamente come ha fatto lei, ovvero sollecitando la Asl del distretto di Colleferro (Asl Roma 5).