TIVOLI – “Lamberto era sano”, parla il fratello del sindacalista morto

Pignoloni stroncato dal Covid-19 a 64 anni non aveva patologie pregresse. Domani in edicola l’intervista al fratello infermiere. #tiburno

“Lamberto era sanissimo. In tv si sentono i virologi sostenere che il Covid porta al decesso anziani e malati terminali, ma nel suo caso queste teorie decadono: lui non aveva patologie, l’età non era tra quelle a rischio e speravamo di venirne fuori”.

E’ un uomo distrutto Paolo Pignoloni, 55 anni, infermiere all’ospedale “San Giovanni Evangelista”, fratello minore di Lamberto, coordinatore degli Assistenti sociali della Asl Roma 5 e sindacalista Fp Cgil, stroncato dal Coronavirus giovedì scorso 19 novembre all’età di 64 anni. Paolo è stato in contatto telefonico con Lamberto tutti i giorni durante la quarantena a casa fino a sabato 31 ottobre, giorno in cui è stato sedato e intubato.

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“E’ stata un’agonia – si sfoga Paolo – Ogni sera chiamavo lo Spallanzani e mi aggrappavo ad ogni piccola speranza, pensavo che mi avrebbero dato notizie buone ma non ce ne sono quasi mai state. La situazione è andata sempre peggiorando e poi lo abbiamo perso nonostante fosse un paziente sano”.

“Lamberto mi ha aiutato in tutto, con lui ho avuto l’appoggio che si ha da un padre, eravamo amici e c’eravamo sempre l’uno per l’altro. Di lui resta l’immagine di una persona saggia, seria e pacata, sono orgoglioso di avere avuto un fratello così”.

L’APPROFONDIMENTO SU TIBURNO IN EDICOLA DOMANI MARTEDI’ 24 NOVEMBRE

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