Sorridere cambia a vita, cos’è l’antica disciplina dello Yoga della Risata

Hoho haha è il mantra della felicità, pronunciarlo ad alta voce nella pratica dei dodici minuti di risata giornaliera aiuta a liberare ormoni ed endorfine del benessere e ad affrontare la vita con più leggerezza

Lo yoga della risata è una disciplina originaria dell’antica India. Nell’antichità si chiamava “Hasya yoga” ed è stata riportata in auge da un medico indiano di nome Madan Kataria, dopo averne approfondito da un punto di vista scientifico i benefici, per renderla al passo con i nostri tempi e aiutare i suoi pazienti a stare meglio. Il respiro, lo stile di vita, lo stato emotivo condizionano lo stato psicofisico delle persone in termini di benessere. Il Dott. Madan Kataria ha iniziato a praticare lo yoga della risata con un gruppo ristretto di amici in un parco a Mumbai nel 1995. Da allora è nato un vero e proprio movimento a livello mondiale che ha permesso la diffusione di questa disciplina che oggi viene praticata in ospedali, case di cura, carceri, scuole, aziende e da gruppi di persone anche in privato. Luciana Romanazzo, 46 anni, lavora da vent’anni come consulente aziendale, dal 2016 come Coach supportando persone ed aziende nello sviluppo della consapevolezza, dei propri potenziali e talenti e insegna yoga della risata dal 2017. Si è avvicinata a questa disciplina dopo aver intrapreso un percorso di consapevolezza personale in seguito ad un momento difficile della sua vita. Ad oggi inoltre è impegnata anche negli studi e nella pratica del Qi Gong per il benessere complessivo di spirito, mente e corpo.

Luciana, come si svolge una lezione?

Una lezione può avere una durata variabile. Abitualmente organizzo sessioni di mezz’ora circa che prevedono esercizi di vari. In generale lo yoga della risata si basa su quattro pilastri: la risata, il ballo, il canto e la leggerezza o giocosità. La leggerezza si ottiene mediante degli esercizi che ti permettono di non prendersi troppo sul serio, per questo si parla di giocosità. E’ importante anche il movimento fisico per permettere all’energia di fluire. Si pratica la risata diaframmatica, cosa vuol dire? Abbinando il respiro profondo, a pieni polmoni, con la risata permettiamo il movimento del diaframma, che nella nostra quotidianità è sempre un po’ contratto, per via dello stile di vita sedentario che molti di noi hanno Il Diaframma è un centro dove si depositano le nostre emozioni. Quante volte in situazioni di difficoltà tratteniamo quasi automaticamente il respiro e quindi anche l’emozione di quel momento si blocca? Con lo yoga della risata i polmoni si riempiono di aria nel momento in cui ci inspiriamo e ci prepariamo a ridere. Ridendo ed espirando il diaframma scende, e smuove le nostre emozioni.  L’esercizio, se ripetuto nel tempo, permette di liberare un benessere generale a livello psicologico, emotivo e fisico

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Attenzione leggerezza non è sinonimo di superficialità, è solo un atteggiamento diverso per affrontare le diverse situazioni che ci si presentano nella vita.

Come induci la risata?

Non parliamo di risata provocata da un evento comico, quindi a un evento esterno, che quindi scatena l’umorismo di una persona. Parliamo di una risata “incondizionata”,  indotta, la chiamiamo “spintanea”. Con la pratica costante, trasformiamo la risata da “spintanea” in “spontanea”, nel senso che non è più uno sforzo ridere senza un motivo. L’esercizio  viene abitualmente fatto in gruppo, in quanto grazie ai nostri neuroni specchio, vedendo ridere le altre persone si è automaticamente portati a ridere. Io ormai rido anche in auto da sola, sono minuti di puro benessere. Però capisco che non è così semplice per tutti. Il gruppo aiuta moltissimo. Tuttavia si potrebbe comunque iniziare a ridere anche semplicemente guardandosi allo specchio ad esempio.

Quali sono i benefici della risata sul corpo e sulla mente?

Oltre ad aiutare a sciogliere le emozioni bloccate, ridere per almeno  dodici minuti al giorno in maniera consecutiva permette al nostro cervello di produrre gli ormoni del benessere, che possiamo chiamare D.O.S.E (dopamina – ormone del piacere, ossitocina – ormone della fiducia in se stessi serotonina – ormone del buonumore – ed endorfine). Dovremmo conoscere come funziona il nostro corpo, e usare questa conoscenza per stare bene ed in salute.

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Quanto e come è cambiata la tua vita dopo esserti approcciata a questa disciplina?

È cambiata tanto a livello di leggerezza e di liberazione delle emozioni.  Ha anche migliorato i rapporti interpersonali, avendo un approccio diverso alle relazioni, cambiano anche le relazioni stesse. L’atteggiamento è tutto.. È un esercizio molto utile e soprattutto è importante che venga ripetuto giornalmente per almeno 21/29 giorni (in accordo con quanto emerso dagli ultimi studi di neuroscienze) per trasformarlo in abitudine. Dopo diventa sicuramente più facile ridere perché è entrato a far parte degli automatismi della nostra vita, come prendere un caffè. Ecco potrebbe essere un’idea sostituire una risata incondizionata tra colleghi, alla pausa caffè, al caffè stesso.

lo rido spesso la mattina prima di andare a lavoro. Come inizi la tua giornata è fondamentale, e questo determina poi come vivrai il resto della giornata. In auto faccio un tragitto di mezz’ora e rido tutto il tempo. Mi fa stare molto bene e affronto in maniera diversa la mia giornata lavorativa.

In questo periodo molte persone soffrono di ansia. Quanto può essere utile questa pratica?

È utile perché la risata va a lavorare sulle emozioni quindi fornisce uno strumento per aiutare a sciogliere anche l’ansia. Ovviamente, come dicevamo prima, è un esercizio che va fatto periodicamente, altrimenti il nostro corpo torna a quelle che erano le proprie vecchie abitudini. Nella prima fase del lockdown avevo organizzato degli incontri settimanali  via Zoom di Yoga della risata, e le persone che hanno partecipato  ne hanno tratto beneficio in termini di leggerezza, nonostante le sessioni siano state svolte via web. C’è sempre qualcuno che vuole mettersi in gioco e uscire dagli schemi e

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