La pista tiburtina e il “sogno rosso”

Il desiderio di ogni corridore impegnato nelle competizioni agonistiche è sempre quello di salire su una Ferrari e vivere il “sogno rosso”. Le più grandi leggende del motorsport come Sir Jackie Stewart, Jim Clark, Nelson Piquet, l’indimenticabile Ayrton Senna e Lewis Hamilton non avendo corso per la Rossa hanno una “zona d’ombra” indelebile. Vestire di rosso è un privilegio che alcuni dei big, per vari motivi, non sono riusciti a realizzare. Due drivers che hanno corso sulla Pista d’Oro (via Tiburtina, km 19): l’italiano Giancarlo Fisichella e Mario “Piedone” Andretti, il sogno rosso sono riusciti a realizzarlo. L’avventura del romano, l’esordio è avvenuto a Monza nel 2009, non è stato certo memorabile per via di una vettura sicuramente non competitiva. Per il grande campione americano, l’origine è istriana, la storia narra successi, performance da fuoriclasse e pure una “magica” pole a Monza nel 1982. In quella occasione il campione del mondo ’78 di Formula Uno su Lotus Ford arriva dagli Usa, sale sulla Ferrari dello sfortunato Didier Pironi (vittima di un terribile incidente in Germania) conquista pole e podio. Ancora oggi, tutti i tifosi della Rossa rammentano con gioia quella memorabile impresa. Il “songo rosso” è anche un brano di uno dei più grandi cantautori italiani: Ivan Graziani (grande appassionato di auto da corsa), che ha dedicato al Mito una memorabile canzone nel lontano 1989.

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