C’è un’idea di fondo nel mondo 5 Stelle guidoniano ed è quella per cui i concorsi pubblici del passato erano “chiacchierati” e molti dipendenti legati alla politica da vincoli parentali e amicali. Un’idea letteralmente polverizzata da quello che è accaduto il 31 dicembre scorso, quando l’amministrazione grillina del sindaco Michel Barbet ha dato il via libera all’assunzione a tempo indeterminato di nove impiegati di categoria C1. I neo assunti non hanno partecipato e vinto un concorso bandito da Palazzo Matteotti, ma sono concorrenti non vincitori ma idonei di un concorso espletato ad Allumiere.
La squadra di Barbet ha attinto da quella graduatoria già sapendo i nomi dei neo assunti, molti dei quali politici del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle, altri in odor di politica e vicini al Centrodestra, ci sono perfino moglie e marito e due sorelle. Insomma, una graduatoria piena di zeppa di casualità.
Così dal primo dell’anno sono dipendenti comunali personaggi provenienti da Civitavecchia, la città dell’ex portavoce grillino Matteo Manunta, 28 anni,segretario particolare del Vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Devid Porrello. Da Isola del Liri, città dove è assessore Massimo D’Orazio, 38 anni del Pd. Da Roma come Marco Palumbo, 54 anni, consigliere comunale del Partito Democratico in Campidoglio e collaboratore presso la Segreteria dell’Ufficio di gabinetto del Presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini di Alatri. Da Alatri arriva pure l’addetto stampa di Buschini e del Governatore Nicola Zingaretti.
E ogni mattina arriveranno da Civitavecchia due sorelle e Marianna Galletti, 38enne avvocato che a giugno 2020 le cronache locali indicavano come papabile assessore alla Cultura del sindaco della Lega Ernesto Tedesco. La Galletti arriverà in compagnia del marito, pure lui ripescato da Barbet dalla graduatoria di Allumiere.