L’intervento della Città metropolitana di Roma Capitale, in quanto ente proprietario della tratta stradale, è avvenuto con ordinanza che autorizzava la società Areti alla posa di cavi elettrici ad alta tensione e non per l’asfaltatura dell’arteria viaria; detto provvedimento è stato rinnovato venerdì scorso (fino a febbraio) perché sono venuti alla luce dei reperti dell’antica consolare romana, il che ha reso necessario l’intervento della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale. La struttura ministeriale ha quindi dovuto svolgere i rilievi di rito, comportando inevitabilmente un allungamento dei tempi, secondo quanto disposto dal Codice dei Beni culturali, con i tempi e le modalità prescritte dalla normativa quindi e non certo per arrecare un disservizio. Visto che tra tali prescrizioni c’è anche il divieto di lavoro notturno, dietro mia insistenza con gli uffici dell’Ente provinciale, che ringrazio nuovamente per la prontezza e la professionalità, anche nel sollecitare la ditta, ho chiesto e ottenuto che la Areti svolga le attività in discorso con due squadre di operai anziché una, in modo da dimezzare i tempi di consegna e che la Viabilità della Città metropolitana trovi percorsi alternativi per alleggerire il traffico veicolare. I lavori sono quindi ripartiti oggi 11 gennaio: ciò è frutto di un impegno costante e sinergico di più Amministrazioni, da tempo interessate e poi sollecitate con gli appropriati strumenti burocratici di cui dispongo in qualità di consigliere metropolitano, e non grazie a un operoso ma tardivo interessamento di Autorità di maggior livello che però ringrazio per aver mantenuto alta l’attenzione su una criticità viaria molto impegnativa per tutti, tecnici, ditta, cittadini.
“Un po’ di chiarezza sulla situazione dei lavori su via Nomentana per sgombrare il campo da qualche malinteso”
L'intervento del consigliere provinciale Micol Grasselli dopo l'incontro con i cittadini di sabato scorso
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