In più occasioni ci siamo occupati del bunker Soratte: la struttura sotterranea costruita durante il Ventennio caratterizzata da decine di gallerie e destinato ad ospitare i vertici del governo italiano in caso di emergenza. L’imponente struttura sotterranea, costruita nel 1937, ha ospitato le truppe naziste durate il secondo conflitto mondiale e successivamente su richiesta della Nato il bunker è stato utilizzato nel pieno della minaccia nucleare durante la Guerra Fredda, fra Usa e Urss. Al suo interno si trovano anche le “sale tattiche”, che fortunatamente non sono mai state utilizzate. La struttura, invece, sarebbe stata utilizzata per esercitazioni da Gladio: un’organizzazione paramilitare appartenente alla rete internazionale Stay-behind . Gladio è stata svelata dal Presidente del Consiglio italiano Giulio Andreotti, nel 1990, in quella occasione il Divo etichetta Gladio come una struttura di:” informazione, risposta e salvaguardia”. Gladio la troviamo in diverse inspiegabili storie del nostro Paese: nel sequestro Moro, negli “oscuri” rapporti con l’estrema destra, nella P2, nel Piano Solo, nel caso del giornalista Mauro Rostagno e il nome dell’organizzazione spunta anche nel “processo Ciancimino”, durante il quale il figlio Massimo racconta che suo padre (ex sindaco di Palermo) era legato a Gladio. Secondo il collaboratore di giustizia Francesco Elmo l’organizzazione paramilitare era coinvolta in numerosi fatti di cronaca nera, ma le sue dichiarazioni non hanno trovato riscontri significativi. Gladio, ancora oggi, continua ad essere uno dei tanti misteri italiani.
L’ombra di Gladio sul bunker
Il Divo etichetta, alla Camera, Gladio come una struttura di:” informazione, risposta e salvaguardia”.
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