Se gli incassi delle Terme sono diminuiti negli anni non è colpa delle polle sorgive, o almeno non è scientificamente provato, per cui non va pagato alcun risarcimento danni.
Così la Corte d’Appello di Roma ha smontato un pezzo della sentenza del Tribunale di Tivoli che sembrava aver segnato la fine dell’attività per gli stabilimenti abusivi di via Primo Brega, nell’area industriale del Barco a Tivoli Terme. Con un’ordinanza emessa lo scorso 21 marzo la Quinta Sezione Civile della Corte d’Appello di Roma ha infatti azzerato per gravi e fondati motivi la sentenza numero 875 pubblicata mercoledì 8 luglio 2020 con la quale il Giudice Francesca Coccoli aveva condannato le Associazioni culturali “Bambù”, “Eden”, “Parco Tivoli”, “La Siesta” e la Società agricola “H2SO” a risarcire alla “Acque Albule Spa” un danno pari a 720.434 euro.
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