Buongiorno Tiburno

# 2 Rassegna stampa del 17 aprile 2021

L’Italia riapre, il rischio è ragionato: le date e le regole.

Il Corriere della Sera in prima titola con le riaperture dal 26 aprile. Arriva il pass per eventi e spostamenti. Il premier Draghi ha parlato di rischio ragionato, fondato sui dati della pandemia in miglioramento. L.a partenza sarà graduale, soltanto nelle regioni in fascia gialla. Rimane il coprifuoco alle 22.

L’Avvenire parla di una boccata d’aria per l’Italia mentre per il Giornale si tratta di uno stato di semilibertà per tutti.

Il rischio si accompagna alla scommessa» contenuta nel Documento di economia e finanza: accumulare altro «debito buono» per spingere la crescita del Paese nei prossimi anni. Se funzionerà, scrive il Sole 24 Ore, non serviranno correzioni di bilancio e il debito scenderà per effetto della crescita, come sostenuto dal primo ministro Draghi.

Sono stati gli scienziati dell’Istituto superiore di sanità, nel corso della «cabina di regia» convocata ieri, a concedere il via libera evidenziando come «le interazioni tra persone all’aperto non incidano sulla trasmissione del virus» e dunque «sulla risalita della curva epidemiologica». La road map è fissata fino al 1° luglio.

Buone notizie anche per la scuola, sarà in presenza per tutti, anche per gli studenti delle scuole superiori, che al momento sono in classe per il 50-75 per cento nelle regioni in arancione. L’associazione dei presidi si è dichiarata dubbiosa in proposito.  Gli scrutini anticipati al primo giugno.

Rimane l’obbligo di mascherina e di distanziamento. Ancora vietate le feste. Dal primo giugno poi si potrà pranzare anche al chiuso e ritornare in palestra. Per le piscine all’aperto, la data di riapertura è fissata al 15 maggio purchè si garantisca uno spazio di 10 mq per atleta.  Gli spogliatoi, scrive il Messaggero, saranno interdetti. Le piscine al chiuso dovrebbero essere accessibili dal primo giugno.  Il Governo ha dato via libera a 1000 spettatori negli stadi a partire dal primo maggio in zona gialla.

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Secondo il quotidiano di Roma, per muoversi tra regioni e andare allo stadio servirà il pass vaccinale. Dovrà attestare vaccinazione, guarigione o tampone negativo.

Per quanto riguarda gli spostamenti in treno, si delinea l’idea di effettuare tamponi gratis a chi è privo di certificato.

Lo stato di emergenza dovrebbe rimanere almeno per altri due mesi, per consentire il prolungamento dello smart working e la procedura d’urgenza per l’allestimento dei centri vaccinali e per il reperimento del personale. Saranno i dati del monitoraggio settimanale del 23 aprile, a stabilire quali siano le regioni che possono entrare nella fascia gialla.

Sul fronte politico, la Lega rivendica il risultato mentre il segretario del Pd, Enrico Letta ha commentato positivamente la road map delle riaperture in sicurezza annunciata da Draghi e Speranza. Il presidente del consiglio ha blindato il ministro della salute dopo le polemiche e la richiesta di sfiducia presentata da Fratelli d’Italia.

L’epidemia è «in lenta decrescita» e l’indice Rt nazionale scende a 0,85. Continua a preoccupare la «congestione delle terapie intensive». Le vittime del Covid ieri sono state 429 e quasi 16 mila i nuovi contagi. Il Corriere indaga sul numero dei no vax che ora sale al 12 per cento. Aumenta anche la quota di chi vorrebbe scegliere il tipo di vaccino. Tra gli elettori sono i leghisti a guidare la classifica di chi rifiuta la somministrazione. I più favorevoli al vaccino, le fasce dei cittadini benestanti.

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L’Italia in ripartenza, riapre anche i cantieri, come sottolinea La Repubblica. Il piano, messo a punto dal presidente del Consiglio Draghi in tandem con il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini, prevede lo sblocco di 57 grandi opere, dalle strade alle ferrovie, dai porti agli acquedotti, dai presidi di pubblica sicurezza alle metropolitane. Sono stati nominati 29 commissari straordinari con poteri speciali per sbloccare le grandi opere mai decollate per 87 miliardi di euro (di cui il 44 per cento al Sud) e di dare lavoro ad oltre 100 mila persone entro il 2025. I finanziamenti che mancavano arriveranno dal Pnrr e dal Fondo di sviluppo e coesione. Complessivamente il piano prevede 20 aperture di cantieri quest’anno, 50 il prossimo e 37 l’anno successivo. Sei i settori di intervento. Saranno costruite 16 linee ferroviarie mentre gli interventi sulle strade sono 14 e 11quelli sulle strutture idriche. 

 

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