La lettera Ancpi
Gentilissimi,
riceviamo da molti sindaci la notizia circa la chiusura delle filiali da parte degli Istituti di Credito nei Piccoli Comuni.
Tale decisione dovrebbe essere attentamente riconsiderata dimostrando una particolare attenzione e sensibilità nei confronti del territorio e dei cittadini che lo abitano. Un territorio gestito, presidiato e manutenuto per la stragrande parte dai 5544 Piccoli Comuni.
Una grande responsabilità è quella di procedere alla chiusura di una filiale per diversi aspetti, in particolare dal punto di vista lavorativo/occupazionale in un momento in cui il lavoro ha l’aspetto del precariato.
I colleghi sindaci ci comunicano, infatti, tutta la loro apprensione per tale eventuale decisione che andrebbe fortemente non solo a penalizzare la vita sociale ed economica delle loro belle realtà, ma anche ad incrementare il fenomeno dello spopolamento del territorio, già in atto, con conseguenze gravissime.
Pertanto, in qualità di Presidente dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni d’Italia, ANPCI, nata essenzialmente per promuovere, tutelare, difendere le autonomie locali, il loro territorio, i loro sevizi minimi indispensabili alla persona; considerata la situazione di forte disagio, in particolare in questo periodo, mi unisco alla legittima richiesta dei colleghi Sindaci di mantenere aperte le filiali degli Istituti di Credito, importanti ed essenziali presidi per ogni comunità.
Confidando nella Vostra disponibilità per addivenire ad un accordo il più favorevole possibile a favore dei cittadini dei Piccoli Comuni, preziose ed indispensabili presidi del territorio, ringrazio anticipatamente e rimango in attesa di cortese riscontro.