Coprifuoco, si cambia (forse)

A partire dal 17 maggio tutti a casa alle 23 ma è scontro fra rigoristi e aperturisti

Grande fibrillazione sul coprifuoco

L’ipotesi più probabile è che il «tutti a casa» scatti alle 23, a partire dal 17 maggio. Ma fra le forze politiche è scontro continuo fra rigorisiti e “aperturisti”.

In molti però continuano a sperare in una libertà di movimento fino a mezzanotte.

Al momento questi i provvedimenti più attesi. Per garantire le visite nelle Rsa sarà necessario un certificato di avvenuta vaccinazione o guarigione dal virus, oppure in alternativa, un referto negativo di un tampone.

A metà maggio riapriranno le piscine, ma solo quelle scoperte. Resta animata la discussione sugli impianti al chiuso.

Il settore dei matrimoni è in forte pressing sul governo chiedendo come data certa per gli allestimenti di nozze a partire dal 15 giugno.

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Il 15 maggio scade poi  la quarantena di 5 giorni per chi entra da un Paese Ue. E partirà il «green pass» nazionale annunciato da Draghi per attirare i turisti stranieri, che potranno dimostrare di essere stati vaccinati, di essere negativi al tampone o di essere guariti dal Covid.

Ad oggi, c’è da segnalare l’aumento dei contagi anche se calano i ricoveri.

In Italia sono stati 10.585 i positivi registrati, a fronte di 327.169 tamponi. L’indice di positività è salito al 3,2%.

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