Mai nessuna donna è riuscita a diventare presidente degli Stati Uniti d’America e per trovare quella capace di arrivare più “vicina” a diventare la persona più potente del mondo bisogna andare molto indietro nel tempo. Infatti, è il 10 maggio 1872 quando Victoria Woodhull viene scelta dall’Equal Rights Party per la corsa alla Casa Bianca. La candidata, non raccoglie nemmeno un voto, anche perché metà della popolazione, quella femminile, non vota, dato che il voto alle donne non è ancora riconosciuto (arriverà nel 1920). È presumibile che alcuni voti a suo favore siano stati annullati, ma non esiste nessuna fonte storica. In ogni modo, la sua corsa verso la Casa Bianca è interrotta a pochi giorni dalle elezioni presidenziali, quando viene arrestata dalle autorità federali, insieme al marito e alla sorella, per un’inchiesta pubblicata sulle pagine del Woodhull & Claflin’s Weekly. Sei mesi dopo l’arresto Victoria Woodhull viene rilasciata, ben dopo le elezioni, cui non aveva potuto partecipare per dare visibilità al suo programma di lotta contro la discriminazione. Perso l’interesse per la corsa alla Casa Bianca, la Woodhull non torna più ritorno negli Stati Uniti e in Inghilterra continua a difendere i diritti delle donne.

La prima donna “presidente” degli Stati Uniti d’America
E’ il 10 maggio 1872 quando Victoria Woodhull viene scelta dall'Equal Rights Party, per la corsa alla Casa Bianca
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