Il nuovo reparto
Inaugurato questa mattina alla presenza dell’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, del Direttore generale della ASL Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito, del sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, del CEO di Avio, Giulio Ranzo, e della Consigliera Regionale Eleonora Mattia, il Reparto di Terapia Sub-Intensiva dell’Ospedale “Parodi Delfino” di Colleferro.
La realizzazione del reparto è frutto di una generosa donazione dell’Azienda AVIO S.p.A.
I nuovi posti letto sono dotati degli standard tecnologici previsti dalla normativa vigente, tali da garantire il supporto agli operatori impiegati. Dopo l’ampliamento dell’offerta sanitaria in termini di posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva, attuata presso i PO di Tivoli e di Palestrina, immediatamente coinvolti nella rete derivata dall’emergenza COVID, a supporto dell’Azienda anche il PO di Colleferro vede dotarsi di ulteriori posti letto. Per il PO di Colleferro è prevista la fornitura all’interno dei fondi previsti dalla DGR 671/2020, di cui al DL 34, di una nuova TAC 128 slice di ultima generazione, che va a completare l’intero quadro di ammodernamento aziendale: PO di Tivoli e di Palestrina con i finanziamenti POR FESR, il PO di Subiaco con i fondi delle Liste d’Attesa legati alla DGR 911 e il PO di Colleferro con i fondi previsti per l’emergenza nella DGR 671/DL 34. In corso di installazione anche un nuovo telecomandato presso il reparto di radiologia, sempre previsto all’interno dei fondi POR FESR gestiti da Regione Lazio e di portatili per scopia/grafia di ultimissima generazione.
“Oggi abbiamo inaugurato nuovi posti letto di area semi critica nel PO di Colleferro. Si tratta di 2 posti letto a cui si aggiunge un posto letto per isolato – spiega il Direttore generale Santonocito – Dalla cooperazione tra Azienda, Regione, Comune e il prezioso contributo di AVIO, nasce una nuova realtà a supporto della rianimazione già presente e che meglio possa adeguarsi alle esigenze del territorio, fornendo servizi ed ampliando le caratteristiche sanitarie del PO di Colleferro. La Regione Lazio e le Aziende insistenti sul territorio regionale, nonostante il COVID, sono in via di ultimare un processo di ampliamento e di adeguamento tecnologico senza eguali”.
“La nostra città che si appresta a divenire capitale europea dello spazio riceve da AVIO un dono molto prezioso: quello del reparto di terapia sub-intensiva. La comunità fabbrica ancora una volta dimostra il suo attaccamento e la sua volontà nel difendere l’ospedale di Colleferro. Solo qui è avvenuta una donazione di tale portata; solo qui l’azienda più importante d’Italia nel settore aerospaziale assieme ai cittadini, ha messo a disposizione del territorio un reparto salvavita così attrezzato. Su questo fatto occorre aprire una positiva riflessione, anche in ASL”, così il sindaco Sanna.
L’inaugurazione di questo reparto è la dimostrazione tangibile che quando si instaura una virtuosa sinergia tra pubblico e privato, come quella che da sempre vede intrecciate a più livelli la realtà di Avio con Colleferro e la sua comunità, si riesce a creare valore e a rispondere ai bisogni concreti dell’intera collettività locale in maniera rapida ed efficiente. In questo quadro la tutela della salute dei cittadini è al primo posto pertanto siamo molto felici di aver contribuito a dotare l’ospedale di Colleferro di un reparto necessario e all’avanguardia”, aggiunge Giulio Ranzo, Amministratore Delegato di Avio S.p.A.“
“Oggi sono qui per ringraziare il Consiglio Comunale, S.E. il Vescovo, la società Avio Spa e tutte le Forze dell’Ordine, sempre vicine a noi in questa pandemia. Ringrazio anche la Asl e la Protezione Civile per l’impegno costante. Questa inaugurazione ha un grande valore, soprattutto in questo momento. Nessuno di noi immaginava il 29 gennaio scorso, avuta la notizia della coppia cinese a Roma con i sintomi del Covid, che le nostre vite sarebbero cambiate. L’iniziativa di oggi è molto importante, prova della rinnovata sinergia tra pubblico e privato. Voglio ribadire che prudenza e cautela sono state e restano le parole d’ordine che ci hanno permesso di essere la regione che è stata per più tempo in zona gialla, grazie anche alla collaborazione dei cittadini ma soprattutto al lavoro encomiabile dei sanitari. Siamo in una fase di speranza, perché la scienza ci ha consegnato armi formidabili, infatti la campagna vaccinale nel Lazio procede speditamente: abbiamo somministrato 2 milioni e 400mila dosi, il 16% ha fatto seconda dose, soprattutto gli over 80 e i fragili. Da ieri dopo sette mesi abbiamo avuto il minor numero di positivi, questa è la strada che ci porterà fuori dalla pandemia e ci metterà in sicurezza da punto di vista sanitario, economico e sociale”, conclude l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.