Proteggere i lavoratori e incentivare la trasformazione delle aziende
Il premier Draghi lo ha detto apertamente, senza mezzi termini: il governo dovrà proteggere i lavoratori, tutti i lavoratori, ma sarà un errore proteggere indifferentemente tutte le attività economiche. Alcune dovranno cambiare, anche radicalmente. E la scelta di quali proteggere e quali accompagnare nel cambiamento è il difficile compito che la politica economica dovrà affrontare nei prossimi mesi.
Il messaggio del premier in Senato dunque è stato chiarissimo: non tutto tornerà come prima e alcune aziende non vanno aiutate a sopravvivere ma incentivate a trasformarsi. Certo il compito non è agevole perché uscire dalla crisi pandemica non sarà come riaccendere una lampadina.
E proprio in termini di trasformazione, il presidente del Consiglio ha portato un esempio particolarmente sensibile all’interno dei nostri confini domestici: il modello turismo, un’attività che prima della pandemia rappresentava il 14 per cento del totale delle nostre attività economiche. “Imprese e lavoratori in quel settore, ha detto Draghi, vanno aiutati ad uscire dal disastro creato dalla pandemia. Ma senza scordare che il nostro turismo avrà un futuro se non dimentichiamo che esso vive della nostra capacità di preservare, cioè almeno non sciupare, città d’arte, luoghi e tradizioni che successive generazioni attraverso molti secoli hanno saputo preservare e ci hanno tramandato”.
Col tempo vedremo in che modo e con quale tempistica verranno usate le risorse per la garantire la trasformazione, assai complessa, di un’Italia dalla capacità imprenditoriali eccellenti.