Un provvedimento da 40 miliardi
Il contributo pubblico tiene conto dei costi fissi e dei risultati d’esercizio riscontrati sulla dichiarazione dei redditi.
Per le aziende che hanno avuto almeno il 30% di perdite dei ricavi, è previsto un contratto di solidarietà che potrebbe coprire il 70% del buco di bilancio, a patto di mantenere l’occupazione.
Questa, in sintesi la mappa degli aiuti pubblici:
–i comuni avranno a disposizione 500 milioni di euro da distribuire alla spesa, agli affitti e al pagamento delle bollette domestiche;
–previsto un fondo per le attività rimaste chiuse nel mese di maggio, compresi i ristoranti privi di spazi all’aperto;
–in arrivo gli incentivi ai giovani per l’acquisto della prima casa e alle famiglie in difficoltà economiche. Saranno garantiti quattro mesi di reddito di emergenza;
-stop fino al 30 giugno per le cartelle esattoriali e loro rinvio posticipato al primo gennaio ’22. In vigore anche la rottamazione degli avvisi fiscali entro i 5 mila euro ma solo per chi abbia un reddito dichiarato a 30 mila euro l’anno.
Un bel respiro per la ripartenza.