La parità retributiva tra i sessi è legge nel Lazio
Il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge contro il “gender pay gap” e per il sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile di qualità e la valorizzazione delle competenze delle donne.
Il “gender pay gap” o “gender salary gap” è la differenza tra la retribuzione di uomini e donne a parità di ruolo e di mansione. E’ un indice, dunque, che misura la discriminazione salariale di genere.
La legge regionale prevede anche l’istituzione di una giornata contro le discriminazioni di genere sul lavoro, da celebrarsi ogni anno il 7 giugno, nella quale verranno premiate le aziende iscritte nel Registro regionale che si saranno particolarmente distinte nell’ambito della riduzione del divario salariale o che abbiano messo in pratica particolari e innovative azioni in materia di parità.
Tra le misure di sostegno previste anche buoni erogati per l’acquisto di servizi di baby-sitting per le madri lavoratrici, anche autonome o imprenditrici, per gli undici mesi successivi al periodo di congedo obbligatorio di maternità ovvero al congedo parentale, purché il nucleo familiare abbia un reddito Isee non superiore a 20 mila euro.
I buoni potranno essere concessi, in via sperimentale, anche ai padri lavoratori che usufruiscono del congedo parentale, in alternativa alla madre lavoratrice.