Precisione canina in dieci secondi
Cani anticovid? Il loro fiuto sarebbe in grado di rilevare la presenza del virus con una precisione pari al 97%. Una percentuale assai più rilevante rispetto ai più collaudati test di funzionalità polmonare.
A dircelo uno studio francese che potrebbe portare a una diffusione più ampia dei cani per il rilevamento del virus in luoghi affollati.
Anche in Italia, a Roma, si sta valutando l’efficienza dell’ “olfatto canino” con l’addestramento di animali destinati a “sniffare” 1000 pazienti del Policlinico universitario Campus Bio-Medico potenzialmente affetti da Covid-19 sintomatici e asintomatici.
Le Unità cinofile dovrebbero riconoscere la malattia, entro pochi secondi, attraverso il sudore delle persone.
I cani sono stati addestrati a riconoscere la presenza del Covid-19 nei campioni raccolti presso il Covid Center della struttura ospedaliera. Gli operatori hanno garantito la massima sicurezza nel processare il materiale biologico.
In prospettiva, se il progetto avrà successo, sarà possibile utilizzare gli animali addestrati all’interno di grandi eventi, all’ingresso di cinema, stadi e ai varchi di imbarco degli aeroporti con l’obiettivo di far ripartire la vita associata anche in quegli ambiti dove si incontra una moltitudine di persone.
L’impiego dei cani comporterà diversi vantaggi: la velocizzazione delle operazioni di accesso ai luoghi di aggregazione, l’abbassamento delle spese derivanti dall’utilizzo dei tamponi e una migliore organizzazione ed efficacia dei controlli.
Un cane addestrato può impiegare circa 10 secondi per riconoscere un caso di positività, un tampone rapido richiede 20-30 minuti per fornire un risultato e almeno 24 ore il tampone molecolare.
Quanto ai costi, un tampone molecolare varia dai 60 ai 150 euro, uno rapido da 20 a 60 euro circa mentre un cane addestrato ha un costo che si abbatte progressivamente all’aumentare dei soggetti esaminati. Ogni cane può lavorare con turnazioni di 1-2 ore al giorno. Nel progetto sono stati impiegati fino a 6 cani.
Ad oggi non risulta che i cani possano essere coinvolti nella trasmissione o diffusione del virus.