Una svolta per recuperare credibilità (e denaro)
Addio a gambe chilometriche, sguardi ammiccanti, piume e ridottissimi perizoma. Gli angeli di Victoria’s Secret vanno in pensione, sostituiti da sette donne ”vere”, famose per i risultati ottenuti nella loro vita professionale e non per le loro curve.
Il colosso americano della lingerie lancia una svolta nel tentativo di riconquistare il pubblico femminile, da anni in calo e in cerca di alternative. Il nuovo motto per riconquistare posizioni è: “quello che vogliono le donne”.
Sarà sufficiente? Dando una sbirciatina ai conti, le cose sembrano raccontare un’altra storia: certo il fatturato della multinazionale della biancheria intima creata nel 1977, è da capogiro, 1,64 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2020. Ma agli occhi degli investitori pesa la flessione dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Via allora al ripensamento: al posto delle modelle angelo arrivano Megan Rapinoe, la 35enne campionessa di calcio e attivista della parità di genere, Eileen Gu, sciatrice freestyle cinese-americana, tanto per garantire un po’ di trasversalità, Paloma Elsesser, fra le pochissime modelle taglia 50 apparsa sulla copertina di Vogue per ammonire chi fosse in vena di body shaming e Priyanka Chopra Jonas attrice indiana e investitrice nel settore tecnologico.