Il sedici luglio del 1992, Paolo Borsellino, si trova a Roma per interrogare Gaspare Mutolo. Finiti gli impegni professionali, con il collega Natoli il magistrato si reca al ristorante Il moccoletto, insieme a Carlo Vizzini, presidente del Psdi, politico minacciato di morte da Cosa Nostra. Vizzini propone loro di affrontare il grande tema di “mafia e appalti”. Nello stesso giorno a Milano il “ROS” informa il giudice Antonio Di Pietro che sarà oggetto di un attentato insieme a Paolo Borsellino. Gli viene fornita un’auto blindata e il magistrato non dorme a casa. Solo dopo molti anni Antonio Di Pietro rende nota la vicenda durante una trasmissione televisiva e racconta di un passaporto falso con il nome di “Mario Canale” tramite il quale con la moglie si reca per diverso tempo in Costarica.