Tivoli – Partiti i lavori per la messa in sicurezza di Monte Catillo

Quasi 400.000 euro per contenere le frane

Sono partiti giovedì 7 ottobre i lavori sistemazione idraulico-forestale delle aree a rischio idrogeologico e di erosione all’interno della riserva del monte Catillo. L’intervento è finanziato dalla Regione Lazio con 391.814 euro ed eseguito dal settore Lavori pubblici del Comune di Tivoli (responsabile unico dei lavori, Tullio Lucci; progettista Alessandro Panci) e ha l’obiettivo di mettere in sicurezza la riserva attraverso un insieme d’interventi e di opere, eliminando le situazioni di rischio frana e di dissesto e riducendo, così, i rischi che gravano sull’abitato e all’interno della riserva.

In particolare, sono due i segmenti d’intervento: il primo in località “Reali” (percorrendo via Tiburtina Valeria in direzione bivio di San Polo e si raggiunge percorrendo via dei monti Lucretili); il secondo sull’area di colle Vescovo, che si raggiunge percorrendo la via Tiburtina vicino alla stazione ferroviaria, precisamente in via monte Vescovo.

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Nel segmento relativo alla località “Reali”, saranno realizzate alcune opere d’ingegneria naturalistica per consolidare il terreno e arrestare lo scivolamento dei detriti; tra i vari interventi, ci sarà anche una fascia carrabile che possa facilitare la manutenzione periodica e rallentare il percorso dei materiali e alcuni elementi di sostegno sui bordi stradali che dovranno essere in grado di sorreggerne la spinta. Con questi interventi si otterranno il consolidamento del terreno e l’arresto dello scivolamento dei detriti. Per quanto riguarda, invece, il segmento posto sull’area di colle Vescovo, verrà realizzata una barriera paramassi per la protezione contro le colate detritiche e l’opera di raccolta delle acque piovane per evitare lo sversamento lungo la strada pubblica. L’intervento ha qui l’obiettivo di opporsi al passaggio del fuoco e mantenere la sua funzionalità, frenare la velocità delle acque e fermare i materiali all’interno dell’impluvio (il solco di scorrimento delle acque) attraverso barriere a rete metallica, in grado di assorbire carichi dinamici e statici provocati dalle colate di fango e di detriti. L’effetto finale sarà d’impedire alle colate detritiche di cadere all’interno dell’impluvio e, di conseguenza, di arrivare a valle generando il fenomeno di “frana di detrito”.

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Il commento dell’assessore Di Giuseppe

L’avvio di questi lavori, il cui finanziamento ci è stato assegnato nel corso del 2019, è estremamente importante, perché ci permette di realizzare interventi che, una volta terminati, saranno poco evidenti per la cittadinanza, ma che hanno un ruolo estremamente rilevante: quello di ridurre e mitigare i rischi connessi ai fenomeni idrogeologici

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