Proprio in queste ore il Consiglio dei Ministri sta discutendo sui ristori (si parla di 1,3 miliardi di euro) che lo Stato dovrebbe fare arrivare ai settori tuttora colpiti dalla pandemia, discoteche, mondo dello spettacolo e turismo. Soprattutto su questo comparto, la Regione Lazio si sta muovendo per evitare conseguenze peggiori per aziende e lavoratori rispetto all’attuale situazione in caduta libera. I sostegni regionali, 40 milioni di euro, non sono assolutamente sufficienti per rilanciare il comparto, come ha affermato Valentina Corrado, assessore al Turismo della Regione Lazio, che assieme ai colleghi degli assessorati al lavoro e sviluppo economico Claudio Di Berardino e Paolo Orneli, ha avviato tavoli di confronto con le parti datoriali e sindacali, attivandosi con i ministeri competenti (turismo, sviluppo economico, lavoro) e le commissioni parlamentari Affari costituzionali e Bilancio, sottolineando l’esigenza di un intervento stringente al coordinatore della Commissione Politiche per il Turismo della Conferenza delle Regioni chiedendo di farsi portavoce di quella sofferenza che accomuna tutti i territori regionali. Fondamentali, rimarcano gli accessori, interventi urgenti e straordinari, con azioni in diverse direzioni affinché non sia disperso un patrimonio di imprese e professionalità, vitale per il nostro paese.
Le proposte, ribadisce l’assessora Corrado, sono: la proroga degli ammortizzatori sociali con decorrenza retroattiva con conseguente blocco dei licenziamenti, la proroga del credito d’imposta sui canoni di locazione, l’esonero del pagamento IMU, la proroga della moratoria sui pagamenti relativi a prestiti.