Dal Comitato per il Risanamento Ambientale di Guidonia Montecelio riceviamo e pubblichiamo:
“Di fronte ad una parziale informazione, spesso ai limiti dell’ignoranza, che in questi giorni sta dando per imminente l’attivazione dell’impianto TMB all’Inviolata di Guidonia, di proprietà del Gruppo Cerroni, si rende necessario fare chiarezza e fornire al territorio informazioni fondate.
Secondo molti giornali, infatti, basta nominare un commissario prefettizio, riparare le buche di Via dell’Inviolata ed il gioco dell’attivazione del TMB è fatto. La situazione è invece di tutt’altro tenore, almeno per quanto riguarda l’impianto di trattamento meccanico biologico autorizzato a Guidonia dalla Regione Lazio con l’AIA del 2010.
Nonostante una nuova AIA regionale, rilasciata improvvidamente e frettolosamente nel luglio 2020, 𝗶𝗹 𝗧𝗠𝗕 è 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼𝗿𝗮 𝗰𝗵𝗶𝘂𝘀𝗼; l’azienda di gestione dell’impianto è sottoposta ad accertamenti prefettizi per sospetta contiguità con 𝗮𝗺𝗯𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗺𝗮𝗳𝗶𝗼𝘀𝗶; la Via dell’Inviolata (che fa parte del Parco regionale naturale archeologico dal 1996, è inserita nel vincolo ministeriale paesaggistico del settembre 2016, è riconosciuta come area di notevole valore anche dal PTPR) 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲 𝗯𝘂𝗰𝗵𝗲 𝗺𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵é “𝗶𝗻𝘁𝗼𝗰𝗰𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲” 𝗽𝗲𝗿 𝗗𝗲𝗰𝗿𝗲𝘁𝗼 𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲; l’ARPA Lazio ha più volte denunciato 𝗣𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗠𝗼𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗲 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗧𝗠𝗕 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗼, ad oggi ancora da aggiornare, nonché redatto in ritardo rispetto al rilascio dell’AIA del 2020; oltre alle ottemperanze sul PMeC da parte del gestore (che ora sarà, quasi certamente un commissario), dovrà esser fatto il 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗮𝘂𝗱𝗼 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗺𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗼;
c’è inoltre da capire 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝗹’𝗶𝗺𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿à 𝗹’𝗮𝗰𝗾𝘂𝗮 per le operazioni industriali, per il consumo umano e per il funzionamento dell’installazione; la Regione Lazio deve emettere una 𝗗𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗶𝗻 𝗲𝘀𝗲𝗿𝗰𝗶𝘇𝗶𝗼 qualora vengano rispettate tutte le rispondenze vincolanti comunicate dall’ARPA ad oggi tutt’altro che ottemperate; senza considerare la proposta di Variante non sostanziale avanzata dalla società per conferire i rifiuti indifferenziati (tritovagliati) della 𝗣𝗼𝗿𝗰𝗮𝗿𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗥𝗼𝗰𝗰𝗮 𝗖𝗲𝗻𝗰𝗶𝗮 (sempre di proprietà del Gruppo Cerroni), sulla quale la Regione non si è ancora espressa e tra l’altro in contrasto con le prescrizioni indicate dall’ARPA;
la Regione stessa ha 𝘀𝘂𝗯𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗹’𝗮𝘃𝘃𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗧𝗠𝗕 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝗶 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼 𝘀𝗶𝘁𝗼 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 della zona inquinata, ammettendo implicitamente la connessione dell’attività dell’impianto con la con la procedura di bonifica, cosa che è tutt’altro che terminata visto che la perimetrazione della contaminazione non c’è ancora ed i dati dei monitoraggi sono ancora allarmanti; sono tuttora in corso 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗶 importanti (ad ottobre se ne apre uno al Tribunale di Tivoli) e ricorsi al TAR (due) ed al Consiglio di Stato (due) sull’impianto TMB, che consigliano i decisori ad esser cauti. Ma per politici superficiali e stampa allarmistica, il TMB “apre domani”.
Per discutere della situazione e per dotare il territorio e chi lo abita delle necessarie informazioni, utili a non farsi prendere in giro ma a resistere e difendere, il COMITATO PER IL RISANAMENTO AMBIENTALE 𝗿𝗶𝘁𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗣𝗨𝗕𝗕𝗟𝗜𝗖𝗔 𝗔𝗦𝗦𝗘𝗠𝗕𝗟𝗘𝗔, 𝗔𝗣𝗘𝗥𝗧𝗔 𝗔 𝗧𝗨𝗧𝗧𝗜, 𝗣𝗘𝗥 𝗦𝗔𝗕𝗔𝗧𝗢 𝟭𝟲 𝗟𝗨𝗚𝗟𝗜𝗢 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟴, 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗹’𝗶𝗻𝗰𝗿𝗼𝗰𝗶𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗹𝗮 𝗩𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗖𝗮𝘀𝗮𝗹 𝗕𝗶𝗮𝗻𝗰𝗼 𝗲 𝗹𝗮 𝗩𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗜𝗻𝘃𝗶𝗼𝗹𝗮𝘁𝗮 (“𝗿𝗼𝘁𝗼𝗻𝗱𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗲𝗿𝗲𝗼”); su questo si stanno chiedendo le necessarie autorizzazioni.
𝗡É 𝗢𝗥𝗔 𝗡É 𝗠𝗔𝗜 𝗟’𝗔𝗣𝗘𝗥𝗧𝗨𝗥𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟’𝗜𝗠𝗣𝗜𝗔𝗡𝗧𝗢 𝗧𝗠𝗕! 𝗣𝗔𝗥𝗧𝗘𝗖𝗜𝗣𝗜𝗔𝗠𝗢! 𝗜𝗡𝗙𝗢𝗥𝗠𝗜𝗔𝗠𝗢𝗖𝗜! 𝗗𝗘𝗖𝗜𝗗𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗜𝗟 𝗡𝗢𝗦𝗧𝗥𝗢 𝗙𝗨𝗧𝗨𝗥𝗢!”.