Politicamente verrà ricordata per l’acquisto dei famosi “banchi a rotelle”, una scelta che non le è mai stata perdonata dai cittadini.
Ma da lì ad augurarle la morte, ce ne passa.
Eppure è quanto ha fatto Diego R., un 49enne italiano residente a Colleverde di Guidonia, nei confronti di Lucia Azzolina, 40enne rappresentante del Movimento 5 Stelle ed ex Ministra dell’Istruzione nel Governo Conte Bis.
La Procura di Tivoli ha infatti concluso le indagini e richiesto il processo per l’uomo indagato per minacce aggravate nei confronti dell’allora Ministra.
Secondo la ricostruzione dei magistrati tiburtini, Diego R. è stato uno dei tanti hater che sui Social Network presero di mira i profili della Azzolina nel periodo compreso dal 10 gennaio 2020 al 13 febbraio 2021.
Un lasso di tempo in cui l’ex Ministra dell’Istruzione subì minacce e insulti sessisti a tal punto che a maggio del 2020 le fu assegnata la scorta.
Lucia Azzolina fu aspramente contestata sia per il concorso straordinario per regolarizzare 32 mila insegnanti precari, ma soprattutto per i circa 300 milioni di euro spesi per i cosiddetti banchi a rotelle, strutture monoposto acquistate per distanziare gli studenti in aula durante la pandemia e rimaste nei magazzini.
Stando alla ricostruzione della Procura, l’11 settembre 2020 il guidoniano Diego R. si rivolse a Lucia Azzolina in questi termini:
“Mi auguro tanto che tu possa crepare presto, brutta r…a in c..o di m…a – scrisse attraverso il suo profilo Facebook – i banchi con le rotelle, b……a io ti ammazzo se ti vedo in giro”.
Diego R. non è il primo cyberbullo sotto processo davanti al Tribunale di Tivoli.
Lo scorso 23 novembre 2022 i giudici hanno infatti condannato un 43enne italiano a 8 mesi di reclusione per diffamazione sui Social Network aggravata dall’odio razziale nei confronti dell’ex Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO).
Il 10 febbraio 2017 sulla Pagina “Avanguardia Nera” – successivamente rimossa da Facebook – fu pubblicato un post anti-immigrati sotto al quale il 43enne scrisse:
“Io ti farei due blocchi di cemento ai piedi e ti spingerei in mare”.
L’uomo è stato condannato dal Tribunale di Tivoli anche al risarcimento di 8 mila euro a favore dell’onorevole Boldrini, oltre a 2.880 euro per le spese legali sostenute.