TIVOLI – “Violentata dal datore”, la denuncia della badante è un bluff: assolto

Il Tribunale scagiona un 58enne pregiudicato italiano: il fatto non sussiste

Lei giurava di essere andata in quella casa per un lavoro e di essere stata abusata dal datore per una notte intera.

Lui ha sempre ammesso che tra i due ci fu un rapporto sessuale, ribadendo che lei fosse consenziente.

I giudici hanno creduto all’uomo, nonostante i suoi precedenti penali.

Così mercoledì 11 gennaio il Tribunale di Tivoli ha assolto perché il fatto non sussiste C. I., un 58enne italiano di Castel Madama, dall’accusa di violenza sessuale ai danni di una donna italiana di 65 anni.

Il Collegio presieduto da Nicola Di Grazia – a latere i giudici Sergio Umbriano e Matteo Petrolati – ha rigettato la richiesta di condanna a 4 anni e sei mesi di reclusione formulata dal pubblico ministero Arianna Armanini e condiviso la tesi difensiva dell’avvocato Renato Scrocca.

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La vicenda risale all’ottobre del 2017, quando C. I., già noto alle forze dell’ordine per lesioni, oltraggio a pubblico ufficiale e molestie, si mise alla ricerca di una badante attraverso un’inserzione su “Porta Portese”.

A rispondere fu la romana 65enne che il 25 ottobre 2017 si presentò a casa dell’uomo e i due pattuirono un compenso di circa 800 euro mensili per sbrigare le faccende domestiche.

Dal processo è emerso che nella notte tra il 25 e il 26 ottobre si consumò un rapporto sessuale, a dire della donna contro la sua volontà. Fatto sta che dalle testimonianze è emerso che la 65enne restò a casa di C. I. fino al 2 novembre.

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A quel punto, la presunta vittima chiese all’uomo il pagamento della settimana di lavoro, ma C. I. si rifiutò.

Dopo varie richieste di denaro inevase, il 16 dicembre 2017 la badante si presentò presso la stazione dei carabinieri di Castel Madama e sporse denuncia per violenza sessuale, tuttavia non si è costituita parte civile nel processo.

La verità è stata accertata – commenta l’avvocato Renato Scrocca – Il mio assistito era convinto di non doverla pagare perché avevano instaurato una relazione”.

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