Era riuscita ad allontanarlo da casa dopo anni di maltrattamenti, ma lui non ha abbandonato la sua indole violenta. Anzi, l’ha attirata presso il suo appartamento ed ha tentato di abusare di lei.
Per questo ieri, lunedì 30 gennaio il Tribunale di Tivoli ha condannato A. C., un 42enne italiano, per tentata violenza sessuale ai danni della ex moglie alla pena di due anni e sei mesi di reclusione.
Il Collegio presieduto da Nicola Di Grazia – a latere i giudici Giovanni Petroni e Camilla Amedoro – hanno riconosciuto la colpevolezza dell’imputato già condannato per lo stesso reato il 28 marzo 2019 con rito alternativo davanti all’ex Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Tivoli Mario Parisi.
Nel processo di ieri l’uomo era accusato dell’aggressione a scopo sessuale avvenuta il 23 aprile 2018 a Montelibretti.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il 42enne telefonò alla ex moglie e la invitò a casa con una scusa. Ma una volta chiusa la porta, iniziò a insidiarla a parole e vistosi respinto passò alle maniere forti.
Afferrò la donna trascinandola nella camera, la scaraventò sul letto e tentò di sfilarle i pantaloni. Nonostante la paura, l’ex moglie riuscì a reagire e a divincolarsi evitando la violenza.
Ieri la Procura ha richiesto per l’imputato una condanna a tre anni di reclusione, tuttavia il Collegio ha aumentato di dieci mesi la pena inflitta nel 2019 dal Gup per una condanna complessiva di due anni e sei mesi.
