TIVOLI - “Casa Santa Chiara”, un tetto per donne alla ricerca di una speranza di vita – VIDEO

Il progetto di accoglienza della Caritas diocesana per le donne in difficoltà

A Tivoli dal 2015 esiste un presidio di riferimento nel territorio tiburtino per donne che provengono da situazioni di marginalità, violenza e povertà. È la “Casa Santa Chiara”, una struttura di accoglienza promossa dalla Caritas diocesana di Tivoli e attivata grazie anche al fondamentale sostegno dei fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica.

Un progetto che offre risposte diversificate e di qualità alle ospiti e che punta alla realizzazione di progetti educativi personalizzati per consentire il raggiungimento di una piena autonomia della donna, sul piano psicologico, economico e sociale.

Viviamo ogni giorno il contatto con le mamme e i bambini che ospitiamo, percependo le loro difficoltà – spiega Laura Cenzi, responsabile “Casa Santa Chiara”, a Gianni Vukaj nella nuova puntata della serie Firmato da te in onda su Tv2000 (CLICCA E GUARDA IL VIDEO) – e la nostra forza sta proprio nella gestione familiare che ci consente di non staccarci mai del tutto dalle loro problematiche.

Ne supportiamo la quotidianità in tutti gli aspetti, perché le giovani spesso non possono svolgere attività lavorative in quanto magari provengono da situazioni di criticità che non gli consentono di uscire dalla casa famiglia”.

Un impegno complesso che prosegue grazie al supporto “dell’8xmille – sottolinea Claudio Lang, volontario della Caritas diocesana che è sicuramente una risorsa fondamentale per mandare avanti la struttura e anche altri progetti in carico alla diocesi di Tivoli e Palestrina”.

La “Casa Santa Chiara”, inoltre, beneficia di un profondo legame con la città che si traduce nel coinvolgimento di tanti privati cittadini nelle donazioni di alimenti, vestiario e di altri beni di prima necessità.

Attualmente sono ospitati 3 nuclei familiari, composti da 3 mamme e da sei minori, che provengono da contesti complicati: “Sono donne con storie particolari e differenti tra di loro – aggiunge Laura – che arrivano da situazioni dettate da difficoltà economiche, episodi di violenza o vittime di tratta”.

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Di solito le modalità di accesso sono consentite a donne sole o con minori al seguito che vengono prese in considerazione sulla base di una segnalazione del Servizio sociale.

Da questo primo passaggio si avviano una serie di incontri tra i vari soggetti coinvolti nell’accoglienza fino all’ingresso e alla creazione di un percorso personalizzato.

Joy Felix è una delle ospiti, ha solo 22 anni e due figlie.

Prima stavo in un’altra comunità – racconta la donna – e mi ritrovavo di fatto a vivere un’esperienza da sola con mia figlia, mentre qui ci aiutano a parlare, a comunicare, a scambiarci opinioni e anche a valutare le nostre scelte”.

L’attenzione e la cura quotidiana rappresentano le fondamenta stesse del progetto in quanto “osserviamo sempre il rapporto tra mamma e bambino – sottolinea la responsabile della Casa – e così possiamo seguire in dettaglio tutti processi che si sviluppano, possiamo analizzare i comportamenti e anche renderci conto degli errori”.

La Casa è un porto sicuro per molte donne che altrimenti rischierebbero di non avere alternative per poter emergere da situazioni di marginalità.

L’aiuto che noi offriamo a queste donne – conclude Laura Cenzi – è un supporto che non gli è mai stato dato e probabilmente molte di loro senza questo approdo protetto sul territorio non avrebbero saputo come rialzare la testa e pensare veramente di potercela fare”.

Un percorso di rinascita come donne e come mamme che si accompagna anche alla bellezza di imparare a vivere in una famiglia allargata nell’inevitabile sviluppo di un rapporto di scambio che si instaura con lo staff del progetto.

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Le testimonianze di Laura, di Claudio e di Joy sono al centro di un nuovo filmato della serie Firmato da te, che racconta, attraverso la voce dei protagonisti, cosa si fa concretamente con l’8xmille destinato alla Chiesa cattolica e segue le ricadute di un piccolo gesto nel vissuto di persone e luoghi.

Un racconto in prima persona, senza filtri, con un montaggio serrato e cinematografico, che coinvolge lo spettatore nelle pieghe delle tante esperienze sostenute dalla carità cristiana. Il programma, realizzato in collaborazione con il Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, mette in luce il valore della gratuità, tocca la carne viva di ferite che spesso non si vogliono vedere, comprende gli sforzi di una Chiesa in uscita, che si prende cura dei più deboli.

I video della serie tv mettono in luce i mille intrecci che la Chiesa cattolica è in grado di creare, donando possibilità e speranza, intervenendo con discrezione e rispetto, operando con creatività e positività nel presente dell’Italia che arranca.

Ogni anno, grazie alle firme dei contribuenti, si realizzano, in Italia e nei Paesi più poveri del mondo, migliaia di progetti che vedono impegnati sacerdoti, suore e i tantissimi operatori e volontari che quotidianamente rendono migliore un Paese reale, fatto di belle azioni, di belle notizie.

Destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica equivale, quindi, ad assicurare conforto, assistenza e carità grazie ad una firma che si traduce in servizio al prossimo. La Chiesa cattolica si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei fedeli e dei contribuenti italiani per rinnovarla, a sostegno della sua missione.

Sono tanti i progetti documentati nella serie in onda su Tv2000 e disponibili online sul canale YouTube 8xmille.

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