GUIDONIA - Prossimo alla pensione, l’unico giardiniere dona un ulivo al Comune

Francesco Maccarrone, il factotum dell’amministrazione comunale: “Spero di aver lasciato un buon ricordo”

Ha fatto del lavoro la sua passione e il suo stile di vita.

Si chiama Francesco Maccarrone, è di Monterotondo, ha 64 anni e da 44 è un dipendente del Comune di Guidonia Montecelio, anzi ad essere precisi è l’unico giardiniere in forza alla terza Città del Lazio.

Francesco Maccarrone pianta l’albero di ulivo nell’aiuola antistante il Comando di Polizia Locale di Guidonia

Ieri, martedì 11 aprile, “Franco” – come lo chiamano i colleghi – ha deciso di donare un albero di ulivo alla città che lo ha adottato in suo ricordo, in vista del pensionamento previsto per il 2024.

Francesco Maccarrone ha piantato l’albero in un’aiuola all’ingresso del complesso di viale Roma, le cosiddette “ex Officine Peghetti” in cui hanno sede il Comando della Polizia Locale e l’autoparco comunale.

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“Ho voluto abbellire e forse ne pianterò anche un altro, come ricordo del mio servizio”, spiega “Franco”, ufficialmente operaio del settore Ambiente, in realtà vero e proprio factotum del Comune di Guidonia Montecelio.

Francesco Maccarrone è infatti autista di mezzi pesanti e conduttore di macchine operatrici, dalla gru alla pala meccanica fino alla piattaforma aerea, senza contare che è abilitato all’uso della motosega: insomma, c’è sempre lui in prima linea in caso di allagamenti, incendi ed emergenze varie a Guidonia Montecelio.

Come se non bastasse, “Franco” è anche un volontario della Protezione civile “Nvg-Nucleo Volontari Guidonia” e un ispettore ambientale della Onlus “Fedra”.

“Cerco di essere sempre impegnato – confessa il “tuttofare” al quotidiano on line Tiburno.Tvper me è un gioco, altrimenti non riuscirei a fare tutto”.

Non tutti lo sanno, ma Francesco Maccarrone lavora da quando era bambino.

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“Fin dalle elementari – rivela – la mattina andavo a scuola e il pomeriggio lo trascorrevo in officina ad imparare il mestiere”.

E lo imparò talmente bene che dopo la licenza media fu ben presto assunto come meccanico in un’officina dell’Alfa Romeo, come altrettanto presto mise su famiglia e a 17 anni ebbe il suo primo figlio.

“Sono stato assunto in Comune come operaio – racconta ancora di sé “Franco” – ma ho lavorato anche come meccanico nell’autoparco comunale e avendo tutte le patenti ci sono sempre io in caso di emergenze. In Comune manca personale, per cui mi tocca lavorare anche 9 ore al giorno”.

E non sembra che gli dispiaccia.

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