TIVOLI – Cristiana Ciacci a nozze: la festa nel ricordo di papà Little Tony

La figlia del cantante tiburtino convolata a nozze con il suo storico compagno. “Papà, ci manchi!”

Cristiana Ciacci, dopo 13 anni di convivenza, ha detto sì al suo Massimiliano Salvi. Il matrimonio è stato celebrato domenica scorsa nella Basilica di Santa Francesca Romana, a due passi dal Colosseo.

Qui, la figlia di Little Tony, cinque volte mamma e quasi cinquantenne, ha coronando il suo sogno d’amore sposando il papà dei suoi due ultimi figli, paggetti d’onore nell’occasione.

La cantante e show girl, nonché unica figlia del compianto Little Tony, si è raccontata in un’intervista a Diva & Donna.

“Massimiliano – racconta Cristiana – è un uomo straordinario. Io ho mille carenze e faccio i conti con una grande fragilità.

Per questo bisogno di una presenza assidua, sia fisica che emotiva. Lui riesce a garantirmi un sostegno continuo, a sorreggermi in quanto persona e in quanto personaggio pubblico.

Concilia queste due capacità che i miei precedenti compagni non avevano”.

Cristiana Ciacci, infatti, ha avuto altri due compagni prima di Max: dal primo ha avuto i primi due figli, Mirko e Martina; dal secondo la terza, ossia Melissa.

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“Se non ci siamo sposati prima è solo colpa sua”, prosegue scherzosamente la figlia dell’indimenticabile Little Tony.

“Io avrei desiderato sposarlo già tanti anni fa, ma lui ha preferito aspettare. Papà non si oppose al nostro amore. Tuttavia lui e Max si sono frequentati molto poco. Io uscivo da un periodo buio e mio padre temeva che potessi andare incontro ad altra sofferenza”.

“Ho conosciuto Massimiliano recitando in una compagnia teatrale e, guarda tu il destino, interpretavamo il ruolo degli sposi. Da quel momento non ci siamo più lasciati”.

“I miei figli colmano un’enorme carenza affettiva”, racconta accorata Cristiana.

“Massimiliano non ha esitato a prendersi cura anche degli altri tre.

Io purtroppo sono cresciuta da sola, perché papà era sempre in tour e mamma lavorava come hostess. Vivo da sempre un enorme vuoto affettivo che le tante tante e la mia nonna paterna non hanno mai potuto colmare.

Mia madre mi diceva sempre che quando sarebbe andata in pensione avremmo recuperato, ma a due anni dal pensionamento, quando io ne avevo 17, un tumore se l’è portata via.

Non a caso – conclude la sposa – tutti i miei cinque figli portano nomi che iniziano per m, come mamma, che è la parola più bella di tutte”. (di Federico Laudizi)

 

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