Un cortometraggio che dà il giusto risalto allo strettissimo rapporto che esite tra Tivoli e l’acqua, che per la città è croce e delizia sin dal neolitico. Un documentario che celebra l’acqua, e ovviamente l’Aniene, come caratteristica distintiva dell’insediamento tiburtino. “Tivoli e le sue acque”, il documentario di Domenico Parisse, costituisce una preziosa testimonianza cinematografica del connubio che esiste tra la cittadina e l’acqua, che ha segnato Tivoli da sempre, anche in età classica (il fiume compare nel mito fondativo), medievale (quando l’acqua era usata nelle cartiere) e moderna (quando furono realizzate Villa Gregoriana e le prime centrali idroelettriche).
Presentato alla città nella Sala delle Scuderie Estensi il 3 giugno scorso, “Tivoli e le sue acque” è stato premiato alla Casa del Cinema di Roma nell’ambito della settima edizione di Aqua Film Festival, tenutosi dal 15 al 18 giugno. Il cortometraggio si è aggiudicato due prestigiosi riconoscimenti con giudizio unanime: il Premio Aqua & Turismo e il Premio Medicinema, progetto cinematografico dedicato ai pazienti del Policlinico “A. Gemelli” di Roma e del Grande Ospedale Metropolitano “Niguarda” di Milano.
In questo suo nuovo progetto il regista Domenico Parisse, dopo aver realizzato il pluripremiato documentario “L’Aniene ed i suoi giganti” (in cui aveva parlato dei grandi ponti degli acquedotti romani) ha voluto mettere in luce i luoghi nascosti di una Tivoli dell’acqua che ancora in pochi conoscono.
Il festival ambientalista di cui è protagonista l’acqua è stato ideato, fondato e realizzato dall’attrice e presentatrice Eleonora Vallone, presidente della giuria composta da: Mimmo Calopresti, Maria Rosaria Omaggio, Gian Stefano Spoto, Evelina Nazzari, Alessandro Rossellini, Caterina Boccardi, Tommaso Capolicchio, Giorgia Fiori. (F.L.)
