GUIDONIA - Rogo tossico al campo rom dell’Albuccione, 51enne in manette

Il piromane segnalato da un nomade e arrestato dalla Polizia

La spessa nube di fumo nero era visibile a chilometri di distanza. E’ stato sufficiente seguire la scia per individuare il responsabile.

Così nel pomeriggio di giovedì 5 ottobre, a Guidonia Montecelio, personale della Sezione Volanti della Questura di Roma, coordinato dai colleghi del Commissariato di Distaccato di “Tivoli-Guidonia”, hanno tratto in arresto G. C., di 51 anni, per combustione illecita di rifiuti speciali nei pressi del campo nomadi dell’Albuccione, il più grande insediamento abusivo della provincia di Roma.

Secondo un comunicato stampa della Questura di Roma, ad allertare il 112 Numero Unico per le Emergenze è stato un abitante dello stesso insediamento nomade, avvolto da una nube nera per la combustione di copertoni, materiali ingombranti e vari materiali plastici.

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I poliziotti hanno sorpreso il 51enne subito dopo in una via limitrofa, mentre dava fuoco a cumuli di immondizia posta lungo i bordi della strada, con l’utilizzo di un accendino.

Tratto in arresto e sottoposto ai domiciliari su disposizione del Pubblico Ministero presso la Procura di Tivoli, il giorno successivo l’uomo è stato condotto per la convalida dinanzi al Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale tiburtino, che ha convalidato l’arresto – anche alla luce dei plurimi precedenti a suo carico – ordinandone la liberazione.

Il reato contestato di “combustione illecita di rifiuti”, previsto dall’art. 256 bis del Decreto Legislativo n. 152/2006 (cd. “Codice dell’Ambiente”), è ritenuto di particolare allarme sociale e punito con la reclusione da due a cinque anni e da tre a sei anni se il fuoco viene appiccato a rifiuti pericolosi.

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