TIVOLI – Rifiuta la denuncia del marito della sua amante, carabiniere condannato

Il coniuge tradito trascina il rivale in Tribunale

Si era presentato in caserma per sporgere querela nei confronti della moglie, ma il suo rivale in amore lo avrebbe dissuaso e addirittura minacciato di ritorsioni legali.

Per questo lunedì 9 ottobre il Tribunale di Tivoli ha condannato in primo grado un 64enne maresciallo dell’Arma dei carabinieri in pensione per abuso d’ufficio e favoreggiamento personale a un anno e 3 mesi col beneficio della pena sospesa.

Il Collegio presieduto da Nicola Di Grazia – a latere i giudici Camilla Amedoro e Giovanni Petroni – ha invece assolto il sottufficiale dall’accusa di omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale all’Autorità Giudiziaria.

Il fatto risale al 9 gennaio 2018 ed è avvenuto in una caserma della Compagnia di Tivoli, dove il 64enne maresciallo prestava servizio.

Secondo la ricostruzione della Procura di Tivoli, all’epoca il sottufficiale aveva una relazione con una donna sposata con un italiano di 55 anni ma in fase di separazione.

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Nel pomeriggio del 9 gennaio di 5 anni fa, dopo un violento litigio con la moglie, l’uomo si presentò in caserma con l’intenzione di presentare una denuncia nei confronti della moglie per lesioni personali e appropriazione indebita.

Così il piantone lo fece ricevere dal sottufficiale di turno, ossia il 64enne maresciallo che all’epoca aveva una relazione con la donna. A dire del marito tradito, l’ex maresciallo avrebbe esercitato pressioni per evitare che l’uomo sporgesse querela contro la moglie, minacciandolo di ritorsioni legali, arrivando addirittura ad aiutare la sua amante ad eludere le investigazioni dei colleghi.

Fatto sta che nel frattempo, mentre l’uomo era in caserma, una pattuglia dell’Arma raggiunse l’abitazione della coppia per riportare l’ordine.

Tuttavia il 30 gennaio 2018 il marito presentò finalmente la denuncia nei confronti della donna e la moglie fece altrettanto il 12 febbraio 2018 con un’altra querela di parte.

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L’uomo non si arrese e inviò una lettera alla Compagnia dei Carabinieri di Tivoli raccontando i presunti abusi e omissioni compiuti dal maresciallo, a quel punto il militare è stato messo prima sotto inchiesta e poi processato.

Per l’ex sottufficiale la Procura ha richiesto una condanna a un anno e 4 mesi di reclusione per tutti e tre i capi di imputazione, il Tribunale lo ha riconosciuto colpevole soltanto di abuso d’ufficio e favoreggiamento assolvendolo dall’accusa di omessa denuncia di reato.

Il 55enne di Tivoli si è costituito parte civile nel processo tramite l’avvocato Mario Giacomo Proietti Martini: i giudici hanno inoltre condannato l’ex maresciallo a pagare all’uomo 4 mila euro per le spese legali sostenute, riconoscendogli il diritto ad un risarcimento danni da liquidarsi in separata sede.

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