MARCELLINA – Altro che crisi, ecco perché il sindaco ha cacciato l’assessora

Il leader dell’opposizione Pietro Nicotera svela i retroscena in una interpellanza

Le accuse formulate in aula sono state politicamente pesantissime. In poche parole, la giunta avrebbe boicottato in tutti i modi l’assessora, convocando le sedute in giorni e orari in cui per lei sarebbe stato impossibile partecipare.

Il sindaco di Marcellina Alessandro Lundini

E’ il retroscena al rimpasto della squadra di governo deciso martedì 25 giugno dal sindaco di Marcellina Alessandro Lundini (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

L’ex assessora comunale di Marcellina Cinzia Cara

Di fatto Lundini ha cacciato dalla giunta Cinzia Cara, revocando soltanto a lei la delega di assessora all’Ambiente, Protezione civile e Personale e sostituendola con la consigliera Simona Lucci, che finora era stata presidentessa del Consiglio comunale, mentre ha riconfermato Alessandra Danieli vice sindaca e assessora alla Cultura e Pubblica Istruzione, Enrico Salvatori come assessore all’Urbanistica, Politiche territoriali e Viabilità, Mobilità, e Simone Paoloni in qualità assessore Coordinamento Politiche Pnrr, Bilancio e Tributi.

La finalità dichiarata dal sindaco Lundini è quella di “dare un rinnovato impulso all’azione politico-amministrativa e per assicurare il raggiungimento degli obiettivi politici prefissati”.

Il consigliere comunale ed ex sindaco di Marcellina Pietro Nicotera

In realtà, le cose stanno diversamente e vengono messe nero su bianco da una interpellanza presentata mercoledì 19 giugno dal Consigliere Comunale di minoranza ed ex sindaco di Marcellina Pietro Nicotera.

Ovvero 48 ore prima che Alessandro Lundini col decreto numero 7 – CLICCA E LEGGI IL DECRETO - revocasse le deleghe ad Alessandra Danieli, Cinzia Cara, Enrico Salvatori e Simone Paoloni.

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Si tratta di un documento indirizzato al presidente del Consiglio comunale, al sindaco e al Segretario comunale che verrà discusso nella seduta convocata per domani, venerdì 28 giugno alle ore 17.

Nell’interpellanza Pietro Nicotera ripercorre quanto accaduto durante l’ultimo Consiglio Comunale di mercoledì 12 giugno, quando l’ex Assessora Cinzia Cara ha manifestato pubblicamente, con evidente animosità, il proprio dissenso dall’azione amministrativa di giunta nei confronti dei componenti la maggioranza presenti tra cui il Sindaco Lundini, la Vice Sindaca Danieli e altri componenti della squadra di governo.

“In particolare – si legge nell’interpellanza del Consigliere Pietro Nicotera – sottolineava che erano stati adottati provvedimenti rientranti nella competenza del suo assessorato senza essere stata avvertita in maniera adeguata.

Lamentava altresì la circostanza che le sedute di giunta venivano tenute in giorni ed ore in cui la stessa non avrebbe potuto partecipare ventilando l’ipotesi che ciò fosse posto in essere ad arte per impedirle la partecipazione alle sedute medesime”.

A quel punto lo stesso Nicotera era intervenuto facendo notare a Cinzia Cara che non era quello il luogo e l’occasione per esprimere le doglianze ma che sicuramente il grave malessere in cui sembrava versare la maggioranza era evidente.

“In quella sede – prosegue Nicotera nell’interpellanza – nessuna risposta plausibile veniva fornita dal Sindaco o dagli altri componenti la maggioranza arrivando il Consigliere Enrico Salvatori ad invitare formalmente l’Assessore Cinzia Cara a rassegnare le dimissioni se si riteneva insoddisfatta dell’andamento dell’amministrazione”.

“Si ritiene necessario un chiarimento politico pubblico – incalza Nicotera – dal momento che la posizione assunta da un assessore e componente importante della maggioranza denota una situazione che preoccupa non solo chi fa parte come il sottoscritto del Consiglio Comunale ma anche la cittadinanza che venuta a conoscenza di quanto suddetto non comprende cosa stia accadendo e se coloro che l’amministrano siano in sintonia o meno al fine di potere svolgere un’azione amministrativa efficiente e chiara.

Quanto riferito dall’Assessore Cara, ove effettivamente rispondesse a verità, è assolutamente grave perché impedire ad un componente di giunta di partecipare alle sedute con gli escamotage riferiti circa la convocazione in giorni ed ore in cui la stessa era noto non avrebbe potuto partecipare consiste in un’accusa che merita necessariamente un chiarimento o una risposta formale.

Chiedo di conoscere dal Sindaco e dai componenti della giunta se quanto sopra segnalato risponde a verità e quali siano le determinazioni cui il Sindaco e la giunta intendano adottare anche in merito ad una revoca, da parte del Sindaco, della carica di Assessore Comunale della Consigliera Cinzia Cara chiaramente incompatibile con il ruolo rivestito alla luce di quanto avvenuto e segnalato dalla stessa”.

Era il 19 giugno, 48 ore più tardi il sindaco Lundini avrebbe ritirato le deleghe all’intera giunta per riconsegnarle sei giorno dopo a tre soli componenti, ma estromettendo Cinzia Cara.

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