Ha concluso le elementari con 10 in pagella e alle medie è riuscito anche a fare meglio, ottenendo addirittura la Lode.
Alle scuole superiori il risultato non poteva essere diverso per un ragazzo che considera lo studio uno strumento fondamentale per la crescita e definizione della persona, ma che non rinuncia ai suoi interessi.
Luca Felice, 18 anni, è uno studente dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Majorana-Pisano” di viale Roma a Guidonia e ha appena terminato il quarto anno del Liceo Scientifico Cambridge con una media generale del 9.58, la più alta tra tutti i ragazzi delle scuole medie di secondo grado della Città dell’Aria, a pari merito con Giorgia Olmi, 17enne al terzo anno dello stesso indirizzo Scientifico Cambridge (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Termina con lui la rassegna del quotidiano on line Tiburno.Tv sulle eccellenze scolastiche degli Istituti superiori per scoprire progetti e sogni dei nostri adolescenti e ragazzi.
Figlio di Stefano, pensionato, e di Rosalba, laureata in legge, Luca vive coi genitori e il fratello a Villalba di Guidonia, ha giocato tanti anni a tennis, ora frequenta la palestra 3 volte a settimana per mantenersi in forma, ama la lettura e scrivere poesie, ma la sua passione maggiore è suonare il pianoforte e comporre musica.
Quali sono le materie in cui eccelli?
Le mie materie preferite e nelle quali eccello sono matematica, fisica, scienze e inglese.
Per ottenere simili risultati quante ore dedichi allo studio?
Il numero di ore che dedico allo studio è variabile, dipende dalla presenza di compiti e verifiche. Ci sono stati giorni in cui, viste le circostanze, mi è servito stare sui libri per anche solo un’ora e altri in cui sono arrivato a sei ore di studio.
Come riesci a conciliare studio e vita sociale?
Non mi è sempre facile farlo perché richiede di organizzarsi in modo preciso, coerente e sistematico. Talvolta, per salvaguardare impegni pomeridiani, mi sono ritrovato a studiare un po’ anche dopo cena.
Quali sono i tuoi hobby e interessi?
Il mio principale hobby, al momento, è lo studio del pianoforte e, in particolar modo, il comporre. La musica è una delle mie più grandi passioni, ma ho anche praticato per vari anni tennis, anche se ho poi interrotto (ma non ne escludo un ritorno). Attualmente vado solo in palestra e mi alleno tre volte a settimana. Mi piace anche leggere, scrivere poesie e uscire con gli amici.
Dopo la Maturità c’è l’Università o l’ingresso nel mondo del lavoro? Quale e perché?
Dopo il diploma c’è l’Università, perché il diploma, preso da solo, non garantisce le competenze necessarie per un impiego stabile e proficuo.
Cosa sogni di fare da grande?
Non ho ancora stabilito con certezza cosa farò dopo, anche se penso sceglierò una facoltà scientifica, come matematica, fisica o un ramo di ingegneria, forse meccanica.
Il tuo futuro è in Italia o all’estero?
Spero in Italia, ma non escludo, viste le competenze linguistiche acquisite nel corso di questi anni, di lavorare all’estero, almeno temporaneamente, in territori come quelli del Regno Unito.
In Italia quanto premia il merito?
Secondo me, dire che il merito non è tanto premiato in Italia è errato perché esistono comunque apparati come l’Albo nazionale delle Eccellenze o gli Alfieri del Lavoro.
Forse un problema è che il riconoscimento del merito è prevalentemente non locale, viene portato avanti a livelli troppo alti e, quindi, forse proprio per questo, il lavoro di tante persone non viene premiato.
9 – Un tempo gli studenti con una media alta venivano chiamati secchioni e oggi nerd.
Sei mai stato chiamato così? Ti senti un secchione e quale valenza dai al termine?
Sì, mi hanno chiamato così qualche volta, ma sempre con un tono scherzoso e non offensivo. Io considero nerd una persona che dedica tutta se stessa solo ed esclusivamente allo studio scolastico e io, dunque, non mi ritengo un secchione sulla base dei miei interessi secondari.
Secondo me il termine presenta una generale valenza e connotazione negativa che va a indicare, con un intento generalmente offensivo e denigratorio, una persona che, invece, dovrebbe essere un modello di riferimento, da un punto di vista intellettuale, per gli altri studenti.
Secondo te quanto è importante studiare?
Io vedo lo studio, indipendentemente dalla materia di riferimento, uno strumento fondamentale per la crescita e definizione della persona.
Consente di sviluppare spirito critico e di vedere il mondo con occhi diversi. Ci consente di vivere meglio la nostra vita, con una maggiore consapevolezza di quello che siamo e di quello che possiamo essere.
Tanti giovani ambiscono a diventare influencer e personaggi Social: quale è la tua opinione sulla cosiddetta “strada più semplice”?
Penso che la cosiddetta “strada più semplice” sia percorribile, ma non necessariamente. Bisogna riconoscere che è un percorso non esente da rischi, come una potenziale instabilità economica.
Al contrario, i percorsi tradizionali garantiscono, in generale, un maggiore tasso occupazionale e stabilità lavorativa.
Sei presente sui Social? Quanto tempo dedichi ai Social durante una giornata e per fare cosa?
Sì, sono presente sui Social, anche se non da molto. Gli dedico mediamente pochi minuti al giorno, in modo tale da evitare un rapporto di dipendenza, al momento solo per vedere magari le storie dei miei amici.
Per i tuoi voti eccellenti a scuola a chi devi dire grazie?
Per i miei voti devo ringraziare i miei genitori e mio fratello, che mi sono sempre stati vicini, soprattutto in momenti personali particolarmente difficili.
Ma devo ringraziare anche la mia professoressa di matematica e scienze delle medie, che mi ha fatto appassionare definitivamente a queste materie, e tutti i professori che ho avuto e ho, i quali hanno garantito sempre la massima professionalità e supporto nei miei confronti. Infine, un ringraziamento speciale va anche ai miei compagni di classe che hanno sempre fatto il tifo per me.