MARCELLINA – Crisi politica, la minoranza chiede un consiglio straordinario

I consiglieri Nicotera, Valeriani e Gubinelli vogliono sapere perché il sindaco Lundini ha cacciato l'assessora Cinzia Cara

Il rimpasto di giunta finalizzato esclusivamente a cacciare l’assessora “indigesta” (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO). La Presidenza del Consiglio comunale assegnata ad un esponente di Centrosinistra in seno alla stessa maggioranza (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Il sindaco di Marcellina Alessandro Lundini

Al Comune di Marcellina l’opposizione cavalca la crisi nelle fila della maggioranza del sindaco Alessandro Lundini.

Per questo è stata richiesta la convocazione straordinaria del Consiglio comunale avente come punto all’ordine del giorno la discussione della crisi apertasi con la revoca della delega al personale ed all’ambiente all’assessora Cinzia Cara, in particolare delle motivazioni che hanno spinto il sindaco ad adottare la misura e dell’eventuale, se avvenuta, verifica della maggioranza. 

Il consigliere comunale di minoranza di Marcellina Pietro Nicotera

La proposta di convocazione straordinaria è stata avanza dai consiglieri comunali di minoranza Pietro Nicotera, Aldo Valeriani e Amerigo Gubinelli.

“La superficialità con cui questa maggioranza continua a svolgere il proprio mandato è a dir poco imbarazzante – si legge nella richiesta di consiglio straordinario – Il “caso Cinzia Cara”, esploso in occasione dell’approvazione del rendiconto nel Consiglio del 12 giugno u.s. è proseguito nel successivo consiglio comuale del 28 giugno scorso. 

Si confidava di ricevere una risposta quantomeno plausibile da parte del Sindaco e della sua maggioranza alle accuse formulate dalla stessa Cinzia Cara nei loro confronti, invece…..niente”. 

Il consigliere comunale di minoranza di Marcellina Aldo Valeriani

“Abbiamo sentito l’ex assessore al personale lamentarsi di come la macchina amministrativa sia ormai paralizzata e allo sbando per la carenza di personale non avendo provveduto a rimpiazzare i vuoti lasciati a seguito di pensionamenti e distacchi presso altre amministrazioni – proseguono i tre consiglieri di minoranza –  Su questo punto sono volate accuse tra l’assessore Enrico Salvatori che sosteneva come la situazione attuale in materia di personale dell’Ente sia da addebitasi alla stessa Cinzia Cara accusata appunto di non avere saputo programmare gli avvicendamenti e adottare iniziative opportune. 

Come se l’ex assessore Cinzia Cara fosse stata l’unica causa dell’immobilismo amministrativo di questa maggioranza e ritenuto il capro espiatorio della sua inefficienza . 

Dimenticando che la Giunta è un organo collegiale coordinato dal Sindaco e solidalmente responsabile della censurata inerzia amministrativa. 

Le accuse sono state respinte al mittente dalla Cinzia Cara che a sua volta contestava all’assessore Enrico Salvatori di essere stato latitante per un anno e mezzo. 

Alle richieste di chiarimenti avanzate dai sottoscritti consiglieri di minoranza sono state fornite risposte ambigue e senza senso per mascherare i veri motivi della revoca del mandato alla Cinzia Cara consistite nel togliere di mezzo una presenza che sin dall’inizio di questa consigliatura manifestava la propria insoddisfazione a causa della mancata nomina a Vicesindaco”. 

Il consigliere comunale di minoranza di Marcellina Amerigo Gubinelli

“La resa dei conti – incalzano Nicotera, Valeriani e Gubinelli – si è consumata con la nomina, cui i consiglieri di opposizione non hanno partecipato avendo abbandonato l’aula, a Presidente del Consiglio Comunale del consigliere Massimo Stazi preferito all’altro consigliere sempre di maggioranza Mario Cecchetti che non ha ricevuto neanche un voto dagli altri membri della maggioranza, compreso il Sindaco, appartenenti allo stesso partito di Fratelli d’Italia, i quali hanno scelto di assegnare il loro voto ad un componente della sinistra ancorchè facente parte della citata maggioranza. 

E’ stato offerto uno spettacolo pietoso al quale deve essere posta la parola fine, perché i problemi della comunità locale vengono messi in secondo piano rispetto alla preoccupazione dagli stessi componenti della maggioranza di soddisfare ambizioni personali allungando l’agonia di questa fallimentare amministrazione. 

Si ritiene necessaria una verifica dei narrati accadimenti mediante la formale convocazione del Consiglio Comunale in seduta straordinaria, rappresentando i richiedenti un quinto dei Consiglieri, al fine di discutere e valutare se vi siano o meno le condizioni affinchè questa maggioranza continui ad operare”. 

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