MARCELLINA – Crisi in maggioranza, parla l’assessora cacciata dal sindaco

Cinzia Cara svela i retroscena e attacca la minoranza: "Dichiarazioni al limite della diffamazione"

In riferimento all’articolo MARCELLINA – Crisi in giunta, il sindaco Lundini caccia l’assessora Cara da Cinzia Cara riceviamo e pubblichiamo:

“La revoca del mio assessorato ha provocato una crisi di maggioranza, nel consiglio comunale del 12 giugno ho manifestato verbalmente all’assemblea una serie di comportamenti  ostativi  al ruolo della stessa: non si sono fatte da più da  nove mesi riunioni di maggioranza, le giunte erano convocate in giorni in cui la stessa non poteva partecipare per motivi di lavoro il giovedì in particolare.

Inoltre sono dovuta ricorre all’accesso agli atti per poter visionare dei documenti, tra l’altro mai messi  a disposizioni. In data 13 maggio ho scritto al prefetto per segnalare quanto accaduto ed oggi 02/07/24 ho avuto un incontro con lo stesso per sottolineare quanto stava accadendo e della poca trasparenza amministrativa,  mi ha riferito che scriverà al sindaco e alla segretaria per mettermi a disposizione gli atti e seguiranno  la vicenda affinché si  possa proceda con le assunzioni delle posizioni Organizzative, necessarie per la programmazione e per il regolare svolgimento dei servizi comunali.

Mio malgrado, mi vedo coinvolta in dichiarazioni diffamatorie da parte dell attuale minoranza, composta da Pietro Nicotera, Aldo Valeriani e Amerigo Gubinelli, forse in cerca di notorietà.

Quest’ultimi, hanno richiesto un consiglio comunale straordinario nel quale discutere, nuovamente, i motivi della revoca per le mie deleghe da assessore. Forse non gli e’ chiaro quanto dichiarato nelle sedi opportune? È stato messo per iscritto, proprio con l’obiettivo di evitare strumentalizzazioni delle mie dichiarazioni.

La loro dichiarazione rasenta la diffamazione: “Alle richieste di chiarimenti avanzate dai sottoscritti consiglieri di minoranza sono state fornite risposte ambigue e senza senso per mascherare i veri motivi della revoca del mandato alla Cinzia Cara consistite nel togliere di mezzo una presenza che sin dall’inizio di questa consiliatura manifestava la propria insoddisfazione a causa della mancata nomina a Vicesindaco”.

Ricordo ai colleghi di minoranza che è loro dovere adempiere al loro incarico e di lasciare le chiacchiere da bar nei luoghi appena citati.

Dichiarazione allegata al consiglio del 28 giugno

In data 21/06/2024 con decreto n. 7

Il sindaco Alessandro Lundini ritira le deleghe ad assessori e consiglieri con la seguente motivazione:  ” dare un rinnovato impulso all’azione politico-amministrativa e  assicurare il raggiungimento degli obiettivi politici prefissati.”

Richiamando l’art. 46 comma 4 del D.Lgs. 267/2000 a tenore del quale “Il sindaco e il presidente possono revocare uno o più assessori, dandone motivata comunicazione al consiglio.

Focalizzando l’attenzione sull’obbligo di motivazione degli atti di alta amministrazione, e segnatamente dei provvedimenti sindacali di revoca dell’incarico di un singolo assessore ai sensi dell’art. 46, comma 4, del d. lgs. n. 267 del 2000, la motivazione può basarsi  e soprattutto anche su ragioni afferenti ai rapporti politici all’interno della maggioranza consiliare e sulle ripercussioni nel rapporto fiduciario che sempre deve permanere tra il capo dell’amministrazione e il singolo assessore.

Detto questo faccio notare che nel decreto non viene indicata la mancanza di rapporto fiduciario ma solo  “un impulso all’azione amministrativa” , andando a cambiare un singolo assessore mantenendo lo stesso assetto di giunta riconfermando anche le stesse deleghe agli stessi consiglieri.

Pertanto non serviva azzerare tutto quando la necessità è quella di revocare un solo assessore.

Tutto questo scaturisce dopo il consiglio comunale del  12 giugno 2024, dove la sottoscritta rispetto al  punto all’ordine del giorno: “approvazione del rendiconto 2023” , ha rivolto una domanda all’assessore Paoloni Simone delegato al bilancio e al sindaco Alessandro Lundini chiedendo  chiarimenti/spiegazioni,(visto che in giunta non ne ho mai ricevute) in merito alla  forte diminuzione delle spese previste per il  personale , e se questo fosse legato alla  volontà di non  proseguire con  le assunzioni  delle Posizioni Organizzative per il 2023.

La sottoscritta ha dichiarato e riconosciuto che per purtroppo per ovvi motivi famigliari e di salute  non ha potuto partecipare assiduamente all’attività per circa 6 mesi, ma di essersi sempre interessata e di aver  scritto email agli uffici e al sindaco per accertarsi che si procedesse nell’interesse dell’ ente e dei cittadini  ad assumere le figure mancanti al fine di garantire i servizi.

Circa 70.000 mila euro non si sono spesi nel 2023, la normativa impone che tali disponibilità annuali se non utilizzate, successivamente non potranno essere spesi  negli anni successivi, quindi oltre a non dare un buon servizio si  è  perso la possibilità di assumere e ci  ritroviamo ancora a riprogrammare le assunzioni future.

Nel 2020 è andato in pensione il Responsabile del servizio Demografici attualmente ricoperto da due anni e mezzo dalla segretaria comunale, dal 01/01/2023 è andata in pensione la responsabile del settore finanziario ad oggi sostituita dall’assistente sociale, nel dicembre del 2021 la figura del responsabile dell’ ufficio Urbanistica in convenzione con Tivoli a causa della revoca anticipata della convenzione  rimane scoperta, ora   ricoperta  da una figura D interna il Geometra Massimo Imperiali.

Tali figure sono necessarie a garantire i servizi minimi e forse a dare quell’ impulso positivo all’ azione amministrativa. Da tutto questo si capisce la non volontà di eseguire le procedure selettive da parte degli uffici e l’inerzia del Sindaco.

La sottoscritta tante volte ha provato a scrivere o chiedere verbalmente perché non si procedesse ed ha sempre ricevuto o dal Segretario comunale o dal Responsabile del servizio (figure  sempre rappresentate dalla stessa persona) dettami giuridici e poco  contabili  che non permettevano tali assunzioni.

Inoltre quando ho provato a chiedere copie di documenti o atti amministrativi come per es. delibere sono stata ignorata ancora oggi aspetto tale documentazione, quanto dichiarato e’ tutto documentabile, il MIO  Sindaco e’ sempre stato  a conoscenza di ciò che stava accadendo ma  si limitava a dire parlo io con gli uffici, ma nulla è mai accaduto in senso costruttivo.

Se un assessore non può svolgere il suo lavoro in tranquillità amministrativa ma si vede costretto a ricorrere per iscritto all’accesso agli atti nonché per poter comunicare con il Segretario Comunale, allora credo fermamente che debba essere ostacolata per essere messa nelle condizioni di non poter svolgere il mio mandato.

Nella mia esperienza amministrativa persino quando ero in opposizione ho sempre avuto un buon rapporto con i responsabili delle P.O. nonché con i segretari comunali, quest’ ultimi sempre a supporto dell’ amministrazione e dei consiglieri.

Cita il testo unico: “la nomina degli Assessori non richiede alcuna motivazione, mentre la loro revoca deve essere motivata”, Cioè il Sindaco deve indicare le ragioni, per le quali è venuta meno la fiducia nei confronti degli Assessore

Il bisogno di conoscenza del titolare della carica elettiva deve, quindi, porsi in rapporto di strumentalità con la funzione “di indirizzo e di controllo politico-amministrativo”, di cui nell’ordinamento dell’ente locale è collegialmente rivestito il consiglio comunale (art.42, c.1, t.u.e.l.), ed alle prerogative attribuite singolarmente al componente dell’organo elettivo (art.43). Il diritto del consigliere comunale all’accesso agli atti dell’ente locale ex art.43, c.2, D.Lgs. n.267/2000 non è, dunque, incondizionato.

Spesso le giunte comunali venivano convocate di giovedì in orari dove la sottoscritta aveva dichiarato già da settembre, che effettuando il turno pomeridiano fisso non riusciva  a partecipare  , normalmente nel passato si era concordato di svolgere  il martedi  le sedute  e altri giorni concordati, la convocazione spesso era inviata  il pomeriggio tardi per il giorno successivo , non sempre provvista di delibere da poter leggere .

Per non dilungarmi nell’esposizione , voglio sottolineare che tale comportamento in 8 anni di amministrazione Lundini calcolando il passato mandato non era mai  accaduto .

Si concretizzava  di giorno in giorno invece  una modalità ostativa al ruolo della stessa, il Sindaco personalmente su mia domanda  o confronto  non ha mai  saputo spiegarmi  verbalmente di quanto accadesse ,  si capiva ormai che il mio ruolo di assessore era delegittimato e scomodo anche per i miei colleghi assessori che non osavano dire nulla, come in consiglio comunale quando provavo a discutere di una problematica .

Pertanto la mia revoca e’ solo un provvedimento punitivo, i miei colleghi mi vedono come se io andassi alla ricerca di visibilità amministrativa , per aver più volte fatto notare che dovevamo dare un assetto strutturale al comune diverso dall’attuale  e affrontare in modo collegiale problematiche  tipo :

-la messa in sicurezza della cava,

– dare seguito al piano dei servizi pronto  e protocollato nel maggio del 2021  e mai visto dalla stessa

– procedere ad una conciliazione per il contratto scaduto del cimitero  da piu di tre anni ecc.   ,   

    procedere con gli obiettivi prefissati nel programma elettorale .

Mi spiace notare che il Sindaco non si sia mai accorto di quello che accadeva anche perché quando qualche anno fa quando decidemmo di appoggiare la sua candidatura riponemmo in lui molta fiducia.

Purtroppo se oggi valuto i risultati non è restato nulla di quel progetto. Per continuare a governare e’ ostaggio della sua maggioranza.

Auguro un buon lavoro al nuovo assessore Simona Lucci che mi sostituirà.

In data 21/06/2024 con decreto n. 7

Il sindaco Alessandro Lundini ritira le deleghe ad assessori e consiglieri con la seguente motivazione:  ” dare un rinnovato impulso all’azione politico-amministrativa e  assicurare il raggiungimento degli obiettivi politici prefissati.”

Richiamando l’art. 46 comma 4 del D.Lgs. 267/2000 a tenore del quale “Il sindaco e il presidente possono revocare uno o più assessori, dandone motivata comunicazione al consiglio.

Focalizzando l’attenzione sull’obbligo di motivazione degli atti di alta amministrazione, e segnatamente dei provvedimenti sindacali di revoca dell’incarico di un singolo assessore ai sensi dell’art. 46, comma 4, del d. lgs. n. 267 del 2000, la motivazione può basarsi  e soprattutto anche su ragioni afferenti ai rapporti politici all’interno della maggioranza consiliare e sulle ripercussioni nel rapporto fiduciario che sempre deve permanere tra il capo dell’amministrazione e il singolo assessore.

Detto questo faccio notare che nel decreto non viene indicata la mancanza di rapporto fiduciario ma solo  “un impulso all’azione amministrativa” , andando a cambiare un singolo assessore mantenendo lo stesso assetto di giunta riconfermando anche le stesse deleghe agli stessi consiglieri.

Pertanto non serviva azzerare tutto quando la necessità è quella di revocare un solo assessore.

Tutto questo scaturisce dopo il consiglio comunale del  12 giugno 2024, dove la sottoscritta rispetto al  punto all’ordine del giorno: “approvazione del rendiconto 2023” , ha rivolto una domanda all’assessore Paoloni Simone delegato al bilancio e al sindaco Alessandro Lundini chiedendo  chiarimenti/spiegazioni,(visto che in giunta non ne ho mai ricevute) in merito alla  forte diminuzione delle spese previste per il  personale , e se questo fosse legato alla  volontà di non  proseguire con  le assunzioni  delle Posizioni Organizzative per il 2023.

La sottoscritta  ha dichiarato e riconosciuto che per purtroppo per ovvi motivi famigliari e di salute  non ha potuto partecipare assiduamente all’attività per circa 6 mesi, ma di essersi sempre interessata e di aver  scritto email agli uffici e al sindaco per accertarsi che si procedesse nell’interesse dell’ ente e dei cittadini  ad assumere le figure mancanti al fine di garantire i servizi.

Circa 70.000 mila euro non si sono spesi nel 2023 , la normativa impone che tali disponibilità annuali se non utilizzate, successivamente non potranno essere spesi  negli anni successivi, quindi oltre a non dare un buon servizio si  è  perso la possibilità di assumere e ci  ritroviamo ancora a riprogrammare le assunzioni future.

Nel 2020 è andato in pensione il Responsabile del servizio Demografici attualmente ricoperto da due anni e mezzo dalla segretaria comunale, dal 01/01/2023 è andata in pensione la responsabile del settore finanziario ad oggi sostituita dall’assistente sociale, nel dicembre del 2021 la figura del responsabile dell’ ufficio Urbanistica in convenzione con Tivoli a causa della revoca anticipata della convenzione  rimane scoperta, ora   ricoperta  da una figura D interna il Geometra Massimo Imperiali.

Tali figure sono necessarie a garantire i servizi minimi e forse a dare quell’ impulso positivo all’ azione amministrativa. Da tutto questo si capisce la non volontà di eseguire le procedure selettive da parte degli uffici e l’ inerzia del Sindaco.

La sottoscritta tante volte ha provato a scrivere o chiedere verbalmente  perché non si procedesse ed ha sempre ricevuto o dal Segretario comunale o dal Responsabile del servizio (figure  sempre rappresentate dalla stessa persona) dettami giuridici e poco  contabili  che non permettevano tali assunzioni.

Inoltre quando ho provato a chiedere copie di documenti o atti amministrativi come per es. delibere sono stata ignorata ancora oggi aspetto tale documentazione , quanto dichiarato e’ tutto documentabile, il MIO  Sindaco e’ sempre stato  a conoscenza di ciò che stava accadendo ma  si limitava a dire parlo io con gli uffici, ma nulla è mai accaduto in senso costruttivo.

Se un assessore non può svolgere il suo lavoro in tranquillità amministrativa ma si vede costretto a ricorrere per iscritto all’accesso agli atti nonché per poter comunicare con il Segretario Comunale, allora credo fermamente che devo essere ostacolata per essere messa nelle condizioni di non poter svolgere il mio mandato.

Nella mia esperienza amministrativa persino quando ero in opposizione ho sempre avuto un buon rapporto con i responsabili delle P.O. nonché con i segretari comunali, quest’ ultimi sempre a supporto dell’ amministrazione e dei consiglieri.

Cita il testo unico: “la nomina degli Assessori non richiede alcuna motivazione, mentre la loro revoca deve essere motivata”, Cioè il Sindaco deve indicare le ragioni, per le quali è venuta meno la fiducia nei confronti degli Assessore

Il bisogno di conoscenza del titolare della carica elettiva deve, quindi, porsi in rapporto di strumentalità con la funzione “di indirizzo e di controllo politico-amministrativo”, di cui nell’ordinamento dell’ente locale è collegialmente rivestito il consiglio comunale (art.42, c.1, t.u.e.l.), ed alle prerogative attribuite singolarmente al componente dell’organo elettivo (art.43). Il diritto del consigliere comunale all’accesso agli atti dell’ente locale ex art.43, c.2, D.Lgs. n.267/2000 non è, dunque, incondizionato.

Spesso le giunte comunali venivano convocate di giovedì in orari dove la sottoscritta aveva dichiarato già da settembre, che effettuando il turno pomeridiano fisso non riusciva  a partecipare  , normalmente nel passato si era concordato di svolgere  il martedi  le sedute  e altri giorni concordati, la convocazione spesso era inviata  il pomeriggio tardi per il giorno successivo , non sempre provvista di delibere da poter leggere .

Per non dilungarmi nell’esposizione , voglio sottolineare che tale comportamento in 8 anni di amministrazione Lundini calcolando il passato mandato non era mai  accaduto .

Si concretizzava  di giorno in giorno invece  una modalità ostativa al ruolo della stessa , il Sindaco personalmente su mia domanda  o confronto  non ha mai  saputo spiegarmi  verbalmente di quanto accadesse ,  si capiva ormai che il mio ruolo di assessore era delegittimato e scomodo anche per i miei colleghi assessori che non osavano dire nulla, come in consiglio comunale quando provavo a discutere di una problematica .

Pertanto la mia revoca e’ solo un provvedimento punitivo, i miei colleghi mi vedono come se io andassi alla ricerca di visibilità amministrativa , per aver più volte fatto notare che dovevamo dare un assetto strutturale al comune diverso dall’attuale  e affrontare in modo collegiale problematiche  tipo :

-la messa in sicurezza della cava,

– dare seguito al piano dei servizi pronto  e protocollato nel maggio del 2021  e mai visto dalla stessa

– procedere ad una conciliazione per il contratto scaduto del cimitero  da piu di tre anni ecc.   ,   

    procedere con gli obiettivi prefissati nel programma elettorale .

Mi spiace notare che il Sindaco non si sia mai accorto di quello che accadeva anche perché quando qualche anno fa quando decidemmo di appoggiare la sua candidatura riponemmo in lui molta fiducia.

Purtroppo se oggi valuto i risultati non è restato nulla di quel progetto. Per continuare a governare e’ ostaggio della sua maggioranza.

Auguro un buon lavoro al nuovo assessore Simona Lucci che mi sostituirà”.

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