GUIDONIA – Spaccia hashish ai domiciliari, egiziano finisce in carcere

Il 38enne sorpreso in casa a Villalba insieme a un tunisino di 30 anni

Avrebbe dovuto starsene a casa in tranquillità, aspettando di essere processato per rapina ad una minorenne e danneggiamento di beni dello Stato.

Invece nel suo appartamento ospitava altre persone, tra cui la vittima della rapina, e aveva allestito un mercatino della droga.

Per questo martedì mattina 9 luglio, a Guidonia Montecelio, i poliziotti del Commissariato di Tivoli hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un 38enne egiziano pluripregiudicato e un tunisino di 30 anni.

L’arresto è scaturito da un controllo effettuato presso l’abitazione di Villalba di Guidonia, dove il 38enne era ai domiciliari col “braccialetto elettronico” dal 12 giugno scorso, quando gli stessi poliziotti lo avevano arrestato per una rapina con lesioni ai danni di una 17enne di origine moldava, nonché per il danneggiamento dell’autovettura di servizio durante le fasi dell’arresto.

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Durante il controllo domiciliare, il 38enne è apparso nervoso e avrebbe tentato di ostacolare gli operanti.

Infatti, contravvenendo al provvedimento di sottoposizione agli arresti in casa, il 38enne ospitando terze persone non autorizzate a fare ingresso nella sua abitazione, in particolare il tunisino 30enne e proprio la minore vittima della rapina del 12 giugno, allontanatasi l’8 luglio 2024 da una casa famiglia del viterbese.

Fatto sta che l’atteggiamento assunto dai presenti e l’odore acre tipico della combustione di cannabinoidi diffuso nell’abitazione hanno indotto gli agenti a perquisire l’appartamento, così sono stati rinvenuti circa 25 grammi di hashish, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.

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Mentre la minore è stata riaccompagnata presso la casa famiglia da cui era fuggita, i due uomini sono stati fermati per spaccio di sostanze stupefacenti e collocati agli arresti domiciliari su ordine del Pubblico Ministero presso la Procura di Tivoli.

Venerdì 12 luglio il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tivoli ha convalidato il loro arresto, rimettendo in libertà il tunisino 30enne, mentre  nei confronti del 38enne è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere tenuto conto “della gravità dei fatti e della perseveranza del prevenuto nel violare i precetti imposti”, quale aggravamento della precedente misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico cui era sottoposto dal 12 giugno 2024.

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