TIVOLI – Molesta l’alunna minorenne, educatore del Convitto condannato

Il 64enne ha provato a discolparsi giurando di essere caduto nella trappola della ragazzina

Quando fu beccato, provò a discolparsi sostenendo di essere caduto della trappola della ragazzina. Una scusa che non gli era stata sufficiente per dimostrare la propria innocenza.

Così il Tribunale di Tivoli ha condannato con rito abbreviato a 3 anni e 8 mesi di carcere per abusi su una alunna di 15 anni Carlo B., educatore 64enne del Convitto Nazionale di Tivoli.

È iniziato tutto il 23 agosto dello scorso anno quando gli agenti della Polizia di Stato del pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato Distaccato di polizia di Stato di Tivoli- Guidonia, coordinati dal Gruppo uno della Procura della Repubblica, avevano dato esecuzione alla misura cautelare coercitiva degli arresti domiciliari nei confronti di Carlo B., educatore scolastico domiciliato a Gallicano nel Lazio.

Nel provvedimento restrittivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari emergeva come proprio nel contesto educativo erano iniziati, da parte di Carlo B., quei comportamenti molesti e insistenti nei confronti della ragazza “sin da quando frequentava le scuole elementari e perseverando, in tali comportamenti, anche durante gli anni della scuola media”.

LEGGI ANCHE  PALOMBARA SABINA - Polizia Locale, concorso per assumere 2 agenti part-time

Numerosi complimenti sulla bellezza dei suoi occhi, frasi inopportune e battute allusive. Un ‘intrusività che era andata progressivamente aumentando fino a sfociare alla sfera sessuale, anche attraverso videochiamate.

A far emergere la verità sugli abusi sessuali era stata la capacità di “intercettare” i comportamenti anomali della ragazza da parte dei genitori. Nonostante il “patto di segretezza” che l’educatore le aveva imposto tra rassicurazioni e regali (tra cui anche un anello) la ragazza alla fine aveva deciso infatti di confessare tutto al padre.
Successivamente alla terribile rivelazione la denuncia al Commissariato di Polizia di Tivoli è immediata, entrava in gioco così il pool antiviolenza, coordinato dal vice Commissario Davide Sinibaldi, su delega del Procuratore capo di Tivoli Francesco Menditto.
L’educatore, interrogato già in fase di indagini preliminari, aveva confessato parzialmente le molestie dichiarando a propria discolpa di essere caduto nella trappola della ragazza, di non aver capito la gravità delle sue condotte e che non gli era mai successo prima di aver avuto degli istinti sessuali nei confronti di una minorenne.
Proprio in virtù del ruolo rivestito dallo stesso, e della sua totale incapacità di controllare i suoi istinti sessuali, il giudice per le Indagini Preliminari aveva deciso di emettere un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per scongiurare il pericolo di reiterazione.

LEGGI ANCHE  FONTE NUOVA - Assalto alla Conad, la “Banda della Spaccata” ruba la cassaforte

Ora la condanna a 3 anni e 8 mesi di carcere emessa dal Tribunale di Tivoli.

Alla luce di altre segnalazioni di abusi registrate nel corso dell’anno è doveroso interrogarci sulla “fragile” sicurezza dei nostri ragazzi in una realtà così difficile, sul ruolo fondamentale della prevenzione e sull’importanza delle Istituzioni, delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni a supporto delle vittime minori di abusi e dei loro familiari.

(Claudia Santolamazza)

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.