Si chiama “Stazione di posta”, si tratta di un centro d’accoglienza per orientare e fornire beni e servizi essenziali a persone in condizioni di marginalità sociale anche estrema. La nuova struttura con 10 posti letto verrà aperta nel Centro storico di Monterotondo all’interno di un immobile di proprietà della Diocesi Sabina – Poggio Mirteto.
Lo stabilisce la delibera numero 141 - CLICCA E LEGGI LA DELIBERA – varata lo scorso 9 luglio dalla giunta guidata dal sindaco Riccardo Varone.
Col provvedimento il Comune di Monterotondo, comune capofila del distretto socio-sanitario RM 5.1, approva il Progetto esecutivo da 610 mila euro per i lavori di ristrutturazione e adeguamento alle finalità previste dell’edificio del centro storico, redatto dall’architetto Mauro La Mendola per conto della società “Euroinginerin Srl” di Tivoli.
La struttura d’accoglienza, finanziata nell’ambito della Missione 5 “Inclusione e coesione” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sarà cogestita con gli enti del Terzo settore “Salus Infirmorum ETS.” della Fondazione San Giorgio e con la “Sabina Solidale ETS” della stessa Diocesi.
Secondo un comunicato stampa diffuso oggi, lunedì 22 luglio, dal Comune di Monterotondo, con la “Stazione di posta” verranno garantiti pasti, alloggi notturni temporanei, accesso a beni e servizi per l’igiene e il decoro personale, screening sociosanitari primari, servizi di mediazione culturale, consulenza legale e orientamento a persone senza fissa dimora che versano in condizione di bisogno, emarginazione e fragilità.
Il Vicario Generale della Diocesi Sabina-Poggio Mirteto, Monsignor Paolo Gilardi, esprime a nome del Vescovo, Sua Eccellenza Ernesto Mandara, il più vivo compiacimento per l’iniziativa, che vede la Caritas Diocesana quale parte promotrice nella sensibilizzazione ecclesiale e nel coordinamento del volontariato che accompagnerà la realizzazione dell’opera.
“Il nuovo progetto della Stazione di Posta di Monterotondo si inserisce alla perfezione nel quadro dei servizi gestiti e offerti dalla Fondazione San Giorgio nel quadrante nord della periferia di Roma – spiega il presidente della Fondazione San Giorgio Roma, Don Antonino Treppiedi –. Come ente che ha fatto dell’accoglienza e del sostegno alle fasce più bisognose della popolazione la sua vocazione naturale non potevamo non dedicarci anche alle persone in condizioni di grave marginalità sociale, e così dopo aver aperto luoghi di cura e conforto per ammalati e anziani, abbiamo deciso di impegnarci, grazie alla preziosa collaborazione della Diocesi Sabina-Poggio Mirteto e del Comune di Monterotondo, che ringrazio, per aprire una porta anche verso chi non ha una casa”.
«Sono davvero lieta di iniziare il mio percorso alla guida dell’Assessorato potendo curare l’ultima fase, quella propedeutica alla sua attivazione, della genesi di questo importante progetto – afferma la neoassessora ai Servizi sociali Alessandra Clementini – per il quale ringrazio innanzitutto il mio predecessore, Matteo Garofoli, che ha seguito tutta la fase progettuale insieme agli assessori dei Comuni del distretto sociosanitario Mentana e Fonte Nuova.
Con loro ringrazio tutto il personale dell’Ufficio di Piano, la dirigente Rossella Rago, il rup Marco Montanari, per la cura e la professionalità con cui hanno seguito tutte le fasi della progettazione e dell’affidamento. In maniera particolare ringrazio don Antonino Treppiedi, presidente della Fondazione San Giorgio, la Asl Roma 5 e principalmente monsignor Ernesto Mandara, vescovo della nostra diocesi, per la squisita e benevola disponibilità dimostrata nei confronti del progetto tanto da consentirne la migliore localizzazione possibile.
Mi piace sottolineare come la Stazione di Posta, con i servizi e le opportunità che sarà in grado di garantire a persone in estrema difficoltà personale, sarà inserita fisicamente non in zone periferiche ma in una struttura posta al centro della città, perfettamente integrata con il tessuto sociale cittadino, coi suoi spazi collettivi e con i suoi luoghi d’aggregazione, a testimonianza palese di una concezione che va ben oltre l’assistenza, comunque indispensabile, e che mira ad un recupero e ad un reinserimento delle persone che ne fruiranno.
Una logica inclusiva che nel rafforzamento delle potenzialità individuali e della loro integrazione nei contesti territoriali ha sempre contraddistinto la vasta rete di strutture e di servizi alla persona che Monterotondo, e poi il distretto sociosanitario d’appartenenza, è tradizionalmente stato capace di creare e, in maniera puntuale, ottimizzare e potenziare».
«L’ampia, articolata e radicata rete dei servizi alla persona, che da decenni caratterizza Monterotondo tanto da farne esempio e punto di riferimento anche extraterritoriale – conclude il sindaco Riccardo Varone – si arricchisce di questa nuova e preziosa infrastruttura, finanziata nell’ambito della missione cinque del PNRR e realizzata in un edificio messo generosamente a disposizione dalla Diocesi suburbicaria Sabina – Poggio Mirteto.
Garantirà alloggi e pasti e, aggiungo, rispetto della dignità umana, a persone senza fissa dimora, condizione sociale in preoccupante crescita e che necessita di doverose e decorose risposte.
Sottolineo infine come la Stazione di Posta sia soltanto una delle importanti realizzazioni infrastrutturali e d’attivazione di nuovi servizi resi possibili dalla capacità progettuali, tecniche e amministrative con le quali il Comune di Monterotondo ha saputo cogliere le opportunità offerte dal PNRR».