MONTEROTONDO – “L’ultimo sopravvissuto”, il libro di Giampaolo Matrone sulla tragedia di Rigopiano

Il pasticcere racconta il dramma di una catastrofe che ha mietuto 29 vittime, tra cui la moglie Valentina

L’ultimo sopravvissuto, 62 ore sotto la neve, un disastro ancora senza colpevoli”: titolo e sottotitolo dicono tutto dei temi e dell’intensità del libro sulla tragedia di Rigopiano di Giampaolo Matrone, pubblicato da Newton Compton Editori e che uscirà venerdì 20 settembre 2024.

Giampaolo Matrone con la compianta moglie Valentina Cicioni e la loro figlia Gaia durante una vacanza

Del resto, il pasticcere di Monterotondo, oggi quarantenne, è uno dei simboli del più grave disastro sulle nevi mai accaduto in Italia, quello del resort nel comune di Farindola, nel Pescaresespazzato via, il 18 gennaio 2017, da una valanga sotto la quale sono morte 29 persone, tra cui sua moglie Valentina Cicioni: è stato l’ultimo superstite ad essere estratto dalle macerie dai soccorritori, dopo, appunto, 62 lunghe e interminabili ore, vivo ma con pesanti menomazioni, soprattutto agli arti, e con lo strazio di aver perso la sua compagna di vita nonché mamma della loro figlioletta, Gaia, che all’epoca aveva appena cinque anni (oggi ne ha dodici).

Sopra e sotto, due immagini dell’hotel di Rigopiano distrutto dalla slavina

Il volume, in 180 densissime pagine, racconta quell’inferno, la disperazione, la speranza, ma anche la rabbia, per le gravi lacune nei soccorsi e per l’amaro esito dei processi sulle responsabilità di questa “catastrofe di Stato” che ha visto il coinvolgimento delle massime istituzioni territorialiRegione Abruzzo, Provincia e Prefettura di Pescara (è rimasta tristemente famosa la frase di una funzionaria prefettizia, “la mamma degli imbecilli è sempre incinta”, rivolta a chi aveva segnalato per primo che l’hotel era crollato sotto la slavina, una “bufala” a suo dire), nonché il Comune di Farindola, dato che la stessa struttura, collocata in una posizione ad altissimo rischio, era di fatto abusiva. Anni di udienze alla fine non hanno prodotto quasi nulla, le vittime e i loro familiari fin qui di giustizia ne hanno ricevuta ben poca dai contestati verdetti.

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Giampaolo Matrone estratto dai vigili del fuoco

Scrivere questo libro era un sogno che cullavo da tanto tempo, per far conoscere a tutta l’Italia la verità su come sono andati davvero i fatti di Rigopiano e per lasciare un ricordo della mamma e della nostra storia a mia figlia Gaia – spiega l’autore, che nei prossimi mesi sarà impegnato in presentazioni pubbliche in tutto il Paese – E’ stato un “parto” faticoso durato più di un anno e mezzo di lavoro, ripercorrere tutto non è stato facile, in alcuni momenti ero proprio stremato, anche perché contemporaneamente impegnato in un’altra battaglia, quella in tribunale.

La “torta” dedicata dalla figlia Gaia l’8 maggio 2022 alla madre in occasione della Festa della Mamma

Ma rivisitare tutti questi eventi e metterli nero su bianco mi ha fatto bene, ha aiutato anche il mio continuo percorso fisico-riabilitativo, e poi confido sempre che questo volume possa smuovere anche le coscienze dei giudici, oltre che dell’opinione pubblica, in vista del processo di Cassazione previsto per il prossimo inverno e dei giudizi civili per i risarcimenti”.

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Giampaolo Matrone durante un’udienza del processo sulle responsabilità della “catastrofe di Stato”

La pubblicazione de “L’ultimo sopravvissuto di Rigopiano: 62 ore sotto la neve. Un disastro ancora senza colpevoli” è stata possibile grazie anche a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela del diritti dei cittadini, che ha assistito fin dall’inizio Giampaolo Matrone facendosi carico di tutte le sue necessità e assecondando, sostenendo e contribuendo a realizzare, tra gli altri, anche il suo desiderio di raccontare la sua storia, oltre ovviamente alla casa editrice Newton Compton che ha “scommesso” su un “prodotto editoriale” ma anche dall’alta valenza civile.

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