PALOMBARA SABINA – Giuliana Gizzi, dopo 52 anni chiude l’alimentari del Centro

Intervista alla storica commerciante palombarese. Il saluto e gli auguri della clientela

“Domani si conclude il mio percorso lavorativo. Ringrazio tutti.  In modo particolare quelli che hanno condiviso con me 52 anni di attività. GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE”.

Giuliana Gizzi al bancone e alle sue spalle il cartello che ha annunciato la chiusura sabato scorso 21 settembre

Con questo laconico messaggio, sabato scorso 21 settembre, Giuliana Gizzi ha dato ufficialmente la notizia della chiusura del suo esercizio di generi alimentari.

La saracinesca del negozio di alimentari in viale Garibaldi è definitivamente chiusa

Un negozio di vicinato ubicato alla fine di Viale Garibaldi che, con la parte finale della dirimpettaia Via Roma, chiude l’ultimo anello che delimita il centro storico di Palombara Sabina.

Il bancone dell’alimentari di Giuliana Gizzi era sempre stracolmo di prodotti

Nel lungo corso dei suoi 52 anni questa attività ha visto modificarsi giorno dopo giorno la sua clientela con l’abbandono del centro storico da parte delle giovani famiglie e rimasto presidio solo delle persone più anziane, quelle più bisognose dei servizi offerti quotidianamente da Giuliana, con il suo sempre fornitissimo negozio.

Giuliana ha sempre avuto la battuta simpatica verso i suoi clienti

Giuliana Gizzi, una persona che a primo impatto può sembrare di carattere altero, ma che invece si rivela per quella che è effettivamente: una persona sì istintiva ma aperta, schietta e leale, sempre con quel sano gusto della battuta simpatica che, detta da dietro un bancone di lavoro, non guasta mai e attira simpatia.

Tirata giù la serranda dopo l’ultimo giorno e chiusa definitivamente l’attività, Giuliana ha voluto salutare i suoi clienti attraverso i Social con la bella canzone di Gianni Morandi: GRAZIE A TUTTI, in particolare con l’appropriato ritornello:

GRAZIE A TUTTI
CON IL CUORE, A TUTTI QUANTI
A CHI MI VUOLE BENE
A CHI MI HA INSEGNATO A GUARDARE AVANTI
ED ANCHE A CHI MI HA FATTO MALE
MI E’ SERVITO PER CAPIRE

Un saluto al quale sono seguite tantissime attestazioni di stima espresse da clienti attraverso Facebook.

“Siamo noi che dobbiamo ringraziare te, per la tua serietà, professionalità, franchezza e spontaneità della persona. Ci mancherà il negoziato di vicinato preferito … grazie di tutto Giuliana!”, è il commento di Bruno Benedetti.

“Anche se lo sapevo – fa eco Aldo Federicomi dispiace moltissimo e mi dispiace che a Palombara un’ennesima realtà commerciale chiuda”.

“Tantissimi auguri Giuly per questo bellissimo traguardo, goditela appieno perché è super meritata – scrive Cristina DanieliA noi clienti mancherà molto la tua presenza, la tua professionalità e anche le tue battute che mi facevano spuntare sempre un sorriso anche quando non avevo voglia di farlo.

Ci mancherai molto”.

“Una professionista instancabile e soprattutto una persona dal cuore grande – è la dedica di Serse FrancescoGoditi la tua merita pensione, Un abbraccio grande”.

“Auguri Giuliana! – commenta Anna Latini – Grazie per i momenti di allegria che mi hai regalato! Fare la spesa da te è stato sempre speciale. Ti auguro il meglio dalla vita”.

“Cara Giuliana, sei una professionista che ha dimostrato con i fatti la propria competenza e dedizione al lavoro – scrive Alan ToncheiNegli anni di duro lavoro hai fornito un servizio che tutti oggi danno per scontato, con l’aggiunta della certezza della disponibile presenza giornaliera.

Con questa coraggiosa decisione di porre fine alla tua attività lavorativa ci insegni che a volte bisogna saper maturare delle scelte. Complimenti per tutto questo e grazie per i tuoi anni di lavoro che hanno reso un servizio fondamentale per molti. Auguri sinceri per il tuo futuro”.

Giuliana Gizzi nel suo ultimo giorno di lavoro in negozio insieme al marito Walter e al figlio

Contattata dal quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv, Giuliana ha spiegato le motivazioni che l’hanno portata a questa drastica decisione.

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Giuliana, può raccontarci brevemente la storia del suo negozio?

“Nel 1972 ho rilevato una vecchia attività di generi alimentari di Palombara. Un’attività che ho voluto intraprendere proprio in ricordo di mio padre che era un amante delle tradizioni palombaresi”.

Ci sono stati fattori economici personali o di mercato che hanno influenzato la sua decisione?

“Principalmente per problemi legati alla mia salute personale”.

Da ora in poi Giuliana si dedicherà ogni giorno alla sua famiglia

Quali sono state le ragioni principali che l’hanno portata oggi a decidere di chiudere il negozio?

“Il negozio è piccolo e a gestione familiare, ma il peso della conduzione ricadeva sulle sole mie forze e alla lunga la situazione stava diventando sempre più pesante.

Quando oltre dieci anni fa mio marito, Walter, è stato licenziato dalla ditta dove lavorava, è stato per me di grande aiuto perché mi ha coadiuvata nella conduzione diretta.

Aiuto che è venuto meno in questi ultimi due anni, una volta raggiunta la pensione, salvo saltuariamente, per le minute incombenze di supporto.

Per quanto riguarda i due figli, loro coerentemente con gli studi compiuti e le lauree conseguite, hanno indirizzato le loro destinazioni professionali sulle attività di specifico riferimento”.         

Quali sono state le maggiori sfide che ha affrontato durante la gestione del negozio?

“Le sfide più importanti e di maggiore impatto sono state quelle dell’ansia di lasciare il negozio, la mia “creatura”, quando a causa di malattia ero costretta a distaccarmi fisicamente da esso ed affidarlo temporaneamente ai familiari, ma rimanendone sempre emozionalmente legata”.

Giuliana al lavoro durante la pandemia, un periodo di grande impegno per soddisfare la clientela

Giuliana, può condividere qualche momento particolarmente significativo o memorabile?

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“Sicuramente il lungo periodo degli anni della pandemia, con tutte le limitazioni di movimento imposte alla gente che, al di là dell’aspetto economico, mi ha messo di fronte ad un impegno di servizio rafforzato per la comunità, nell’ambito della mia clientela abituale del centro storico, e non solo”.

Come pensa che la chiusura del negozio influenzerà la comunità locale?

“Sicuramente non influenzerà la parte giovanile della popolazione, una categoria questa che già da tempo aveva abbandonato le piccole realtà mercantili del centro storico per indirizzarsi verso i grandi centri commerciali presenti anche a Palombara Sabina.

Diversa la condizione della mia clientela abituale fatta di persone avanti con gli anni e con non infrequenti problematiche fisiche. Queste sì che risentiranno della mancanza di un negozio come il mio, una risorsa per le quotidiane necessità alimentari”.

Quali sono i suoi progetti per il futuro dopo la chiusura del negozio?

“Dopo i tanti anni di faticoso lavoro giornaliero, sia a livello fisico che d’impegno mentale, non è venuta meno la ricompensa di tante belle soddisfazioni e, come in tutte le realtà commerciali, non sono mancati i motivi di preoccupazione, per cui sono arrivata al punto di dire basta.

Nell’immediato voglio solo riposarmi e poi rimpossessarmi della mia vita e godere degli affetti familiari”.    

Ha intenzione di intraprendere nuove attività o progetti?

“Per il momento proprio no, sicuramente non commerciali.

Potrei mettere a frutto l’esperienza maturata in tanti anni a contatto diretto con la clientela e fare un pensierino nel dare il mio contributo in attività associative di vario genere presenti a Palombara Sabina”.

Conclusioni finali?

“Attraverso le domande che mi sono state poste penso di aver dato una rappresentazione compiuta di me e della mia attività di ben 52 anni di conduzione.

La mia realtà lavorativa, il classico negozio di vicinato, era composta da persone anziane che per vari motivi inabilitanti non potevano prescindere di riferirsi a me per le piccole occorrenze quotidiane.

Del venir meno di questo mio servizio, che con molta umiltà io reputo, sia stato anche di impegno sociale, sono profondamente dispiaciuta.

Avrei potuto continuare ed arrivare all’età della pensione ma mi avrebbe precluso i momenti belli che la vita mi ha messo davanti, come quelli di essere diventata nonna da oltre un anno e di poter beneficiare delle gioie di questa condizione.

Mi sarebbe molto piaciuto che questa mia attività, la mia “creatura”, continuasse a vivere, non avrei preteso compensi economici. Avevo fatto girare queste mie intenzioni, ma i riscontri sono stati insignificanti; solo qualche timida intenzione di qualche giovane che, però, non ha portato a nessuna conclusione positiva”.

(Angelo Gomelino)

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