In riferimento all’articolo NEROLA – Fondi per i politici minacciati, apre il parco Giovanni Falcone, dai consiglieri di minoranza del Comune di Nerola Marco Corradi, Ester Rubini e Francesco De Luca, riceviamo e pubblichiamo:
“Per la legalità è essenziale la Verità…… Giovanni Falcone “insegna”
Cari concittadini come gruppo di opposizione ci preme per dovere di corretta informazione, rispondere a quanto l’Amministrazione Comunale ha scritto sia sul post pubblicato nella pagina Facebook che riguardo all’articolo uscito sul “Tiburno” nella data di domenica 13 ottobre 2024.
Il parco Giovanni Falcone a Nerola aperto domenica 13 ottobre
Dopo circa 2 anni dagli eventi che ne hanno determinato la chiusura “a singhiozzo”, perché “il parco” durante i lavori di rifacimento alle volte è stato aperto al pubblico, altre volte no. Come dire aperto a piacimento o, se preferite, chiuso a dispetto.
Finalmente l’amministrazione è riuscita nella grandissima impresa di sistemare qualche metro quadrato di pavimentazione e di sostituire l’albero caduto (autunno 2022, Giunta Lelli), dunque non da 12 anni; “riqualificando lo spazio adiacente l’ex chiesa di Sant’ Antonio, e posizionandovi anche una pietra commemorativa.
Il tutto al modico prezzo per i cittadini italiani di 14.000,00 euro. Preme a tale riguardo ricordare che ricevere un finanziamento non vuol dire che i soldi sono frutto di una regalia perché, evidentemente, si tratta di fondi pubblici che, come tali, costituiti dalle tasse corrisposte dai cittadini e, pertanto, quando si spendono lo si deve sempre fare avendo a cuore l’obiettivo di scelte congrue all’opera da realizzarsi.
Ci racconta l’amministrazione comunale che ha potuto finanziare l’opera attingendo dal Fondo Ministeriale per la legalità e per la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori.
Nell’ articolo uscito sul “Tiburno”, precisa il Sindaco Lelli che tale Fondo è stato destinato anche al Comune di Nerola, perché gli amministratori sono stati vittime di atti intimidatori, quali minacce rivolte da parte di sostenitori della lista civica concorrente di far scoppiare una bomba.
Ad onore di verità e ci preme dirvelo, ha dimenticato di riferire, però, che la “bomba”, che peraltro è scoppiata, sarebbe stato il contenuto mediatico sullo status dello scuolabus comunale che è rimasto privo di revisione dal 14 marzo 2022 al 15 novembre 2022. Il che si traduce nella circostanza che i ragazzi di Nerola sono stati trasportati da casa a scuola e viceversa con un veicolo non idoneo alla circolazione per circa 5 mesi a cavallo di due anni scolastici.
La bomba scoppiata ha fatto una vittima: l’efficienza dell’amministrazione comunale. Con quale conseguenza? L’esborso di circa 400 euro al giorno per il veicolo sostitutivo dal 16 novembre e per circa un mese.
In altre parole i cittadini di Nerola stiano tranquilli quindi: tra loro non vi sono terroristi ma solo buoni contribuenti!
Nerola è un luogo dove chi amministra il Comune può farlo con tutta serenità senza avere il bisogno di ricorrere alla tutela giudiziaria. E dire il contrario espone il nostro paese ad un danno di immagine molto grave!!!
Parrebbe casomai intimidatorio che gli amministratori, a fronte di bombe mediatiche minacciate da loro oppositori, sporgessero querele al sol fine di zittire il dissenso e di nascondere la verità.
In altre parole in contrasto con i valori di cui Giovanni Falcone si è fatto promotore e simbolo e soprattutto per i quali ha sacrificato la propria vita.
Ma noi non ci vogliamo credere!
Preferiamo pensare che gli Amministratori locali di Nerola, fortemente provati dallo sforzo profuso per il bene (in) comune, abbiano mal interpretato le parole dei sostenitori della lista civica.
Ed allora a costoro e a tutti i cittadini di Nerola non resta che attendere le loro scuse!”.